Madrid (Spagna), 15 mar (LaPresse/EFE) – Ricorre oggi il quarto anniversario dell’inizio del conflitto in Siria, che cominciò a marzo del 2011 con un sollevamento popolare contro il regime di Bashar Assad. Da allora è iniziata una guerra che, secondo le stime delle Nazioni unite, ha provocato oltre 200mila morti.

Di seguito le tappe più importanti degli eventi di questi quattro anni di guerra.

2011 – L’AVVIO DELLA RIVOLTA, NASCONO ESL E CNS.

– 15 marzo: Prime proteste nella provincia meridionale di Daraa sotto lo slogan ‘Una Siria senza tirannia’.

– 20 marzo: Violenti scontri a Daraa, che è epicentro della rivolta contro Bashar Assad.

– 30 marzo: Bashar Assad tiene il primo discorso alla nazione e denuncia una cospirazione.

– 29 luglio: Il colonnello disertore Riad Assad annuncia in un video diffuso su internet la formazione dell’Esercito siriano libero (Esl).

– 18 agosto: Gli Stati Uniti annunciano sanzioni e per la prima volta si unisce anche l’Unione europea.

– 23 agosto: L’opposizione politica crea il Consiglio nazionale siriano (Cns).

– 4 ottobre: Russia e Cina oppongono il veto a una risoluzione delle Nazioni unite.

– 12 novembre: La Lega araba espelle la Siria.

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2012 – PRIMI ATTENTATI DEL FRONTE NUSRA, INIZIA MEDIAZIONE ONU.

– 23 gennaio: Comincia ad agire il Fronte Nusra, affiliato siriano di al-Qaeda.

– 3 e 4 febbraio: Un bombardamento a Homs provoca 300 morti; secondo veto di Russia e Cina al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite.

– 6 febbraio: Gli Stati Uniti chiudono l’ambasciata a Damasco.

– 10 marzo: Kofi Annan viene nominato mediatore dell’Onu per la Siria, lascerà l’incarico ad agosto.

– 7 maggio: Elezioni legislative, boicottate dall’opposizione.

– 24 maggio: Il nuovo Parlamento inaugura le sue riunioni. La maggioranza assoluta è del partito Baath, quello di Bashar Assad.

– 29 maggio: I Paesi occidentali espellono gli ambasciatori siriani per i massacri di Houla.

– 18 luglio: In un attentato muoiono il ministro della Difesa Daud Abdallah Rayiha, il suo viceministro e cognato di Assad, il generale Asef Shaukat e il capo della sicurezza Hisham Ikhtiar.

– 19 luglio: I ribelli lanciano l’offensiva per prendere Aleppo, la principale città del nord del Paese, e prendono il controllo di parte della città. Terzo veto di Russia e Cina al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite.

– 6 agosto: Il primo ministro, Riad Hiyab, diventa il disertore più importante del regime di Damasco.

– 17 agosto: Il diplomatico algerino Lakhdar Brahimi prende il posto di Kofi Annan come mediatore dell’Onu.

– 11 novembre: Gruppi di oppositori si uniscono alla Coalizione nazionale siriana delle forze dell’opposizione e della rivoluzione.

– 12 novembre: La Lega araba riconosce la Coalizione nazionale siriana come rappresentante dell’opposizione siriana.

– 3 dicembre: L’Onu ritira il suo personale “non essenziale” dalla Siria.

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2013 – RAQQA CADE IN MANO ALL’ISIS, A DAMASCO STRAGE PER ARMI CHIMICHE.

– 7 marzo: La città siriana di Raqqa è il primo capoluogo di provincia a cadere in mano ai ribelli.

– 8 aprile: Il gruppo jihadista ‘Stato islamico dell’Iraq’ annuncia che comincia ad agire anche in Siria e cambia nome aggiungendo ‘e del Levante’ in riferimento proprio al territorio siriano. È l’inizio dell’attività dello ‘Stato islamico dell’Iraq e del Levante’ (noto con la sigla Isil, che più frequentemente in futuro comincerà a essere indicato con la sigla Isis).

– 9 aprile: Raqqa passa sotto il cotrollo dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil o Isis).

– 4 giugno: L’Onu denuncia l’uso di armi chimiche, precisando però che non sa chi le abbia utilizzate.

– 13 giugno: Obama autorizza l’invio di armi all’opposizione.

– 21 agosto: L’opposizione denuncia la morte di 1.300 persone per effetto delle armi chimiche alla periferia di Damasco.

– 24 agosto: Medici senza frontiere (Msf) afferma che in tre ospedali di Damasco sono stati curati 3.600 pazienti con sintomi legati a gas nervini e che 355 sono morti.

– 27 agosto: Obama afferma che “deve esserci una risposta adeguata” al regime per il possibile uso di armi chimiche.

– 5 settembre: Il primo ministro britannico David Cameron denuncia che, in base a prove in possesso del Regno Unito, nell’attacco di agosto alla periferia di Damasco è stato usato gas sarin.

– 13 settembre: La Siria aderisce alla Convenzione internazionale per la proibizione delle armi chimiche.

– 14 settembre: L’accordo fra Russia e Stati Uniti per lo smantellamento dell’arsenale chimico siriano allontana la possibilità di un intervento militare.

– 1 ottobre: Arrivano in Siria gli ispettori dell’Onu e dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), che hanno la missione di verificare lo smantellamento dell’arsenale del regime di Damasco.

– 6 ottobre: Gli esperti cominciano a distruggere l’arsenale chimico di Damasco.

– 23 novembre: Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil o Isis) e il Fronte Nusra strappano al regime il principale campo petrolifero della Siria, quello di Deir el Zor.

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2014 – FALLISCE GINEVRA 2, ISIS PROCLAMA CALIFFATO, BATTAGLIA PER KOBANI.

– 22 gennanio: Il governo siriano e l’opposizione si siedono per la prima volta al tavolo dei negoziati nella prima conferenza di pace, quella di Ginevra 2.

– 31 gennaio: Il primo round di negoziati di Ginevra 2 termina senza grandi progressi.

– 6 febbraio: L’Onu annuncia un accordo fra governo e ribelli per eacuare i civili dalla città vecchia di Homs.

– 7 febbraio: Comincia l’evacuazione di civili dal centro storico di Homs.

– 10 febbraio: Inizio del secondo round di colloqui di Ginevra 2.

– 15 febbraio: Termina senza nessun accordo per tornare a riunirsi il secondo round di negoziati di Ginevra 2.

– 17 marzo: Il Parlamento siriano approva la nuova legge elettorale, che permette per la prima volta da decenni che si presentino vari candidati.

– 4 maggio: Ribelli e regime siriano firmano un accordo per un ritiro dei ribelli dalla città vecchia di Homs. Cinque giorni dopo termina il ritiro.

– 13 maggio: Brahimi rinuncia all’incarico a causa della mancanza di progressi.

– 3 giugno: Assad viene rieletto presidente.

– 29 giugno: Lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil o Isis) ha cambiato nome in Stato islamico e proclama un califfato che si estende dalla provincia siriana di Aleppo fino a quella irachena di Diyala.

– 10 luglio: Il diplomatico svedese-italiano Staffan de Mistura viene designato nuovo inviato speciale dell’Onu per la Siria.

– 16 settembre: Lo Stato islamico lancia un’offensiva contro l’enclave curda di Kobani in territorio siriano, vicino al confine con la Turchia.

– 23 settembre: Gli Stati Uniti e i Paesi alleati (Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti e Giordania) avviano attacchi aerei contro postazioni dello Stato islamico.

– 1 ottobre: Gli aerei della coalizione internazionale anti Isis bombardano i dinitorni di Kobani con l’intento di impedire l’ingresso dello Stato islamico.

– 16 ottobre: L’Onu conferma che dall’inizio della guerra in Siria sono morte oltre 200mila persone.

– 30 ottobre: De Mistura presenta alle Nazioni unite la sua proposta per un cessate il fuoco ad Aleppo.

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2015 – I CURDI RIPRENDONO KOBANI.

– 26 gennaio: I curdi cacciano lo Stato islamico e riprendono il controllo della città siriana di Kobani, vicino al confine con la Turchia.

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