Gerusalemme, 16 mar. (LaPresse/Xinhua) – Israele vota domani per le elezioni generali. I cittadini sono chiamati a eleggere i 120 membri della Knesset, cioè il Parlamento monocamerale del Paese. La formazione d’opposizione di centro-sinistra Unione sionista pone una forte sfida al partito di destra al governo Likud guidato dal premier Benjamin Netanyahu.
Di seguito una panoramica dei principali schieramenti che si presentano alle urne. I partiti in lizza sono 24, ma secondo i sondaggi soltanto 11 riusciranno a ottenere più del 3,25% necessario a entrare in Parlamento.
LIKUD – NETANYAHU. Il partito di destra Likud è al potere dal 2009. La sua campagna elettorale è stata incentrata su questioni di sicurezza, con Netanyahu che mantiene posizioni dure sul programma nucleare iraniano e sulla questione palestinese. Il partito è stato accusato di mancare di un’agenda su questioni socio-economiche, come l’alto costo della vita e la crisi degli alloggi. Nelle elezioni del 2013 il Likud si era unito al partito Israel Beytenu del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman e i due ottennero insieme 31 seggi (di cui 20 del Likud), riportando un ampio vantaggio sul partito sfidante, lo Yesh Atid, che ottenne 19 seggi. Israel Beytenu ha rotto però l’unione con il Likud a luglio 2014.
UNIONE SIONISTA – HERZOG-LIVNI. Unione sionista è una lista di centro-sinistra con cui si presentano uniti lo storico partito laburista, guidato dal parlamentare Isaac Herzog, e il partito centrista Hatnua (cioè ‘Il movimento’), nato da appena due anni e guidato dalla ex ministra della Giustizia Tzipi Livni. L’alleanza si è formata a dicembre del 2014 e mira a essere un’alternativa al governo del Likud. Herzog e Livni si sono accordati sul fatto che, se vinceranno, ricopriranno l’incarico di premier a turno. Herzog ha promesso di fermare la costruzione di grandi insediamenti in territorio palestinese e di ridare vigore ai negoziati con i palestinesi. Ha inoltre puntato molto sulla sua piattaforma economica, in cui promette di far calare il costo della vita e in particolare i prezzi delle case. Gli ultimi sondaggi mostrano che Unione sionista ha un vantaggio di quattro seggi sul Likud.
CASA EBRAICA – BENNETT. Il partito di destra nazionalista Casa ebraica, guidato dal ministro dell’Economia Naftali Bennett, è una forza considerevole nello scacchiere della politica israeliana e raccoglie il consenso dei coloni. In base alle rilevazioni dovrebbe ottenere più dei 12 seggi che aveva raggiunto nelle elezioni del 2013. Sostiene la costruzione degli insediamenti ebraici e l’annessione dei territori della Cisgiordania.
YESH ATID – LAPID. Partito di centro guidato dall’ex giornalista Yair Lapid, Yesh Atid aveva ottenuto 19 seggi nelle elezioni del 2013. È stato un partner vitale della coalizione di governo di Netanyahu. Lapid ha ricoperto il ruolo di ministro delle Finanze in questo Gabinetto uscente, ma è stato poi destituito insieme a Livni da Netanyahu per un presunto tentativo che i ministri avrebbero fatto per far cadere il governo: è per questo che si sta andando a elezioni anticipate. La popolarità di Lapid è calata a causa di una controversa politica di aumento delle tasse che ha sostenuto, nonché per il livello di crescita lento degli ultimi quattro anni e per l’alto costo della vita e la crisi degli alloggi. Per gli ultimi sondaggi Lapid e il suo partito otterrebbero 12 seggi, ma secondo alcuni nel giorno del voto potrebbero esserci delle sorprese.
KULANU – KAHLON. Kulanu è un nuovo partito centrista formato da Moshe Kahlon, ex membro del Likud e fra i politici più popolari degli ultimi anni. Mentre era ministro delle Comunicazioni e del Welfare nel precedente governo Netanyahu, Kahlon ha aperto alla concorrenza il mercato della telefonia mobile e sostanzialmente ha fatto calare la spesa dei cittadini israliani per le telefonate da cellulare. L’agenda del partito è concentrata principalmente su questioni socio-economiche e i sondaggi prevedono che otterrà fra sette e 10 seggi alla Knesset.
LISTA UNICA DELLA MINORANZA ARABA. La Lista congiunta è costituita da tre partiti arabi e Hadash, un partito comunista di ebrei e arabi. Annunciata a gennaio e guidata dal leader recentemente nominato di Hadash, Ayman Odeh, è stata creata in risposta alla controversa legge elettorale che ha innalzato la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento dal 2% al 3,25%, minacciando l’esistenza dei singoli partiti piccoli. Alcuni credono che la legge fosse intenzionalmente mirata a colpire i partiti arabi. Si prevede che l’alleanza otterrà 13 seggi alla Knesset, diventando un grande gruppo parlamentare. La lista promuove la coesistenza nonché la rappresentanza paritaria per gli arabi israeliani, che costituiscono il 20% della popolazione; chiede inoltre il miglioramento dei rapporti fra ebrei e arabi.
ISRAEL BEYTENU – LIEBERMAN. Partito di ultradestra guidato da Avigdor Lieberman, si ritiene che Israel Beytenu otterrà una battuta d’arresto alle elezioni di domani, principalmente a causa di unuo scandalo di corruzione che ha coinvolto diversi membri della formazione. Alle elezioni del 2013 il partito aveva ottenuto 11 seggi e i sondaggi ritengono che nella nuova Knesset ne avrà solo sei. Lieberman è noto per le sue posizioni di estrema destra sugli arabi israeliani e sui palestinesi. Ha proposto di trasferire la popolazione arabo-israeliana in un futuro Stato palestinese e ha invitato alla riconquista della Striscia di Gaza, in mano a Hamas.
‘SHAS’ E ‘GIUDAISMO UNITO NELLA TORAH’. Il partito Shas è formato principalmente da ebrei ultraortodossi sefarditi provenienti da Stati arabi, mentre il partito Giudaismo unito nella Torah è composto da ultraortodossi ashkenaziti originari dell’Europa. Entrambi sono partiti religiosi e si attende che ottengano sette seggi ciascuno in Parlamento.
MERETZ. Storico partito di sinistra, guidato da Zehava Gal-on, Meretz promuove pace con i palestinesi e uguaglianza economica. Secondo i sondaggi dovrebbe ottenere cinque o sei seggi alla Knesset.
YACHAD. Il partito Yachad, di estrema destra, potrebbe superare la soglia di sbarramento e ottenere quattro o cique seggi alla Knesset. È stato istituito recentemente dall’ex leader di Shas Eli Yishai e dall’attivista di destra Baruch Marzel, che guidava il movimento razzista Kach messo fuori legge nel 1994.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata