Torino, 30 mar. (LaPresse) – L’Europa rischia di sottovalutare le minacce che provengono dal suo fianco meridionale, perché è “un po’ troppo concentrata su ciò che accade ai confini nordorientali” dove è in corso il conflitto ucraino. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, in una intervista al Financial Times. “Se pensiamo a immigrazione, terrorismo, conflitti religiosi, povertà, e ai rischi per le nostre società, non direi che quanto accade sulle nostre frontiere meridionali sia più importante, ma certamente neppure che lo sia di meno”, ha affermato.

“La zona dal Mali al Pakistan è davvero una sfida per l’Europa e deve avere lo stesso livello di priorità”, secondo Gentiloni. Ha anche sottolineato di sostenere i colloqui sulla Libia sostenuti dall’Onu, ammettendo che “il successo è difficile” e che il tempo sta scadendo. Per il Paese, ha spiegato, è “probabilmente questione di settimane” prima che i tentativi Onu si arenino, ma non bisogna fissare una scadenza. “Questo potrebbe essere un alibi per qualcuno”, ha dichiarato.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata