New York (New York, Usa), 12 apr. (LaPresse/Reuters) – Mentre ancora si attende l’annuncio formale di Hillary Clinton per le presidenziali Usa del 2016, è già partita la campagna dei repubblicani contro di lei. Poster, spot televisivi, interviste in tv sono solo alcuni dei mezzi che il Gop ha messo in campo contro la ex segretaria di Stato 67enne, che vuole diventare la prima donna alla guida della Casa Bianca. Lo annuncerà oggi, tramite video e social media, riprovandoci dopo che nel 2008 fu sconfitta dal futuro presidente Barack Obama nell’ottenere la nomination.

Secondo un sondaggio di Reuters-Ipsos, Clinton ha il sostegno di oltre il 60% dei democratici. Intorno al palazzo in cui hanno sede gli uffici della sua campagna elettorale, nel borough di Brooklyn a New York, sono comparsi poster contro la sua discesa in campo. Appesi ai semafori, affissi a muri e telefoni pubblici, ritraggono il volto di Clinton con rughe esagerate affiancate agli slogan: “Ambiziosa, calcolatrice, bugiarda, reticente a parlare”. L’attrice Kate McKinnon, intanto, ha portato in tv al ‘Saturday Night Live’ l’imitazione di Clinton. Vi ha trasmesso l’immagine di una politica distaccata, ossessionata da se stessa e assetata di potere, facendone la parodia in un finto annuncio elettorale.

Gli attacchi alla ex segretaria di Stato sono arrivati anche dai potenziali rivali repubblicani. L’ex governatore della Florida Jeb Bush l’ha criticata per la sua gestione della politica estera, quando era in carica prima di John Kerry. “Dobbiamo fare meglio rispetto alla politica estera di Obama e Clinton, che ha danneggiato le relazioni con tutti i nostri alleati e rafforzato i nostri nemici”, ha dichiarato il fratello dell’ex presidente George W. Bush in un video diffuso dal suo comitato Right to Rise. Jeb Bush sta attualmente valutando la propria candidatura. Il video conferma la previsione che parteciperà alla corsa per la Casa Bianca.

Stilettata a Clinton anche da Rand Paul, che la scorsa settimana ha dato formalmente il via alla sua campagna per la nomination repubblicana. Intervenendo in un talk show, ha criticato la gestione da parte di Clinton dell’attacco del 2012 alla sede diplomatica americana a Bengasi, in Libia. Nel suo libro ‘Hard choices’, la moglie dell’ex presidente Bill Clinton ha sminuito le critiche degil esponenti del Gop in proposito, definendole un modo di sfruttare una tragedia a scopo politico.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: ,