Egitto, governo ordina demolizione di sede partito Mubarak

Il Cairo (Egitto), 16 apr. (LaPresse/EFE) – Il governo egiziano ha deciso di demolire la sede del partito dell’ex presidente Hosni Mubarak, il Partito nazionale democratico (Pnd) oggi dissolto, che si trova nel cuore del Cairo sulla riva est del Nilo e fu incendiata durante la rivolta del 2011 che portò alla caduta del raìs. I media locali riferiscono che il Consiglio dei ministri ha incaricato dell’operazione il dipartimento di ingegneria delle forze armate. Al momento non è stata stabilita la data in cui verrà condotta la demolizione.

L’enorme edificio si trova vicino al Museo egizio e a piazza Tahrir, diventata simbolo della rivoluzione anti Mubarak. Progettato dal noto architetto Mahmoud Riad, fu costruito durante il mandato del presidente Gamal Abdel Nasser come sede dell’Unione socialista. Successivvamente diventò sede del Partito nazionale democratico, che fu fondato dall’ex capo di Stato Anwar al-Sadat nel 1978 e dissolto per ordine della magistratura ad aprile del 2011. Sotto la presidenza di Hosni Mubarak (dal 1981 al 2011) una parte dell’edificio fu occupata dalla segreteria generale del Pnd e dal Consiglio supremo politico. A marzo del 2014 il governo del Cairo aveva già annunciato che intendeva demolire l’edificio per ampliare il giardino del Museo egizio. La sede fu incendiata durante i violenti scontri che si registrarono nel centro del Cairo nel cosiddetto ‘venerdì della rabbia’ il 28 gennaio del 2011, e da allora è rimasta abbandonata.

Mubarak si trova attualmente agli arresti domiciliari nell’ospedale delle forze armate di Maadi, al Cairo, ma al momento su di lui non pesa alcuna condanna detentiva dal momento che è stato assolto in diversi casi di corruzione e un giudice ha respito le accuse a suo carico per la morte di manifestanti durante la rivoluzione. La maggior parte delle figure del regime di Mubarak sono già uscite dal carcere, compresi i figli dell’ex presidente, mentre la giustizia continua a emettere dure sentenze contro attivisti oppositori e islamisti.