Di Giampiero Gramaglia

Roma, 4 mag (La Presse) – Una donna in lizza per la nomination anche fra i repubblicani. E, finalmente, un avversario per Hillary Clinton fra i democratici. La corsa alla Casa Bianca di Usa 2016 si infittisce di nomi e duelli, in questo inizio di maggio: sono già sette i candidati ufficiali, ma, soprattutto fra i repubblicani, altri ‘scaldano i motori’, specie il favorito che preferisce per il momento restare al coperto, Jeb Bush.

CARLY LANCIA L’ATTACCO A HILLARY. La novità più grossa è la discesa in campo di Carly Fiorina, 60 anni, manager di successo – è stata amministratore delegato della Hewlett-Packard. “Penso di essere la migliore, perché so come funzionano l’economia e il mondo”, ha detto di sé, sfidando apertamente non i suoi antagonisti maschi repubblicani, ma soprattutto la battistrada democratica, Hillary Clinton.

Fiorina, una delle donne più potenti e ricche degli Stati Uniti, alla sua prima sortita pubblica da candidata ha attaccato l’ex first lady ed ex segretario di Stato, persona che a suo avviso “non merita fiducia” e che “non è trasparente su una serie di questioni”. Carly non è una esordiente in politica, anche se il suo ‘record’ da candidata non vale quello da donna d’affari: nel 2008, fece da consigliere al candidato repubblicano, sconfitto, John McCain; e nel 2010 provò a portare via, senza riuscirci, il seggio di senatore della California a Barbara Boxer.

GLI ALTRI NOMI DEL GOP. La possibilità di Fiorina di ottenere la nomination repubblicana non sono altissime. Tre i candidati già scesi in lizza, i senatori Ted Cruz (Texas), Rand Paul (Kentucky) e Marco Rubio (Florida), cui bisogna ora aggiungere Ben Carson, neurochirurgo afroamericano, oltre al ‘candidato in pectore’ Jeb Bush, figlio e fratello del 41esimo e 43esimo presidente degli Stati Uniti, e l’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee.

Carson, 63 anni, icona del Tea Party, lancia da Detroit, dov’è cresciuto, la sua candidatura, dopo averla anticipata in Florida. Attivista conservatore, autore di best seller, neurochirurgo di fama, è un acerrimo oppositore della riforma dell’assistenza sanitaria del presidente Barack Obama. C’è chi pensa possa fare bene in Iowa, dove la stagione delle primarie si aprirà nel gennaio 2016.

TRA I DEMOCRATICI SANDERS SFIDA CLINTON. Fra i democratici, il campo è molto più sgombro. Oltre a Hillary Clinton, c’è in lizza solo il senatore indipendente del Vermont, Bernie Sanders, l’uomo politico ‘più a sinistra’ del Congresso – si autodefinisce ‘un socialista’ – le cui possibilità di battere Hillary sono infime. “Credo – ha detto, intervistato da Usa Today – che gli elettori vogliano un’Amministrazione che lavori per i cittadini e non per i miliardari”. Sanders, 73 anni, è al Congresso dal 1990 e in Senato dal 2006: è stimato e apprezzato, ma l’apparato democratico non lo appoggia. Se ottenesse la nomination, i repubblicani vincerebbero le elezioni.

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