Londra (Regno Unito), 8 mag. (LaPresse/PA) – David Cameron viene riconfermato primo ministro del Regno Unito, in un successo inatteso che lo porterà a governare con la maggioranza assoluta. Per quest’ultima sono necessari 326 seggi su 650 alla House of Commons. Come è emerso dai risultati definitivi, i Tories ne hanno ottenuti 331 (dunque ben oltre il minimo richiesto dei 326 per governare da soli). I laburisti di Ed Miliband hanno 232 seggi, i liberaldemocratici di Nick Clegg otto, lo Scottish National Party (Snp) di Nicola Sturgeon 56 e l’Ukip di Nigel Farage uno. Alle 13.30 italiane Cameron si è recato a Buckingham Palace dalla regina Elisabetta II, formalità necessaria per la formazione di un governo. Intanto, Miliband, Clegg e Farage hanno annunciato le proprie dimissioni dalla guida dei rispettivi partiti.

CAMERON: VOGLIO GOVERNARE PER TUTTI. “Il mio scopo rimane semplice: guidare il Paese sulle basi di un governo per tutti nel nostro Regno Unito”, ha detto Cameron, destinato alla rifonferma al 10 di Downing Street. “Questa – ha aggiunto – è stata chiaramente una grande notte per il partito conservatore. Penso che abbiamo ricevuto una risposta positiva a una campagna positiva per la salvaguardia della nostra economia e per la creazione di lavoro”.

DISFATTA LABURISTA: MILIBAND LASCIA. I laburisti sono scesi decisamente sotto i 258 seggi conquistati da Gordon Brown nel disastroso risultato del 2010. Alle urne, sono stati duramente colpiti soprattutto dal successo del Snp, che li ha travolti in Scozia sottraendo tutti i loro seggi. Miliband si è dimesso, assumentosi la “assoluta e totale responsabilità” dei risultati negativi del suo schieramento. Si è detto “molto dispiaciuto” per i colleghi che hanno perso i loro seggi e ha promesso: “La lotta continua”. A sostituirlo sino all’elezione di una nuova leadership sarà Harriet Harman.

SCONFITTA PER FARAGE: SI DIMETTE. Sconfitta per Farage, che a causa del sistema elettorale ha conquistato solo un seggio con il suo Ukip, nonostante il partito sia cresciuto del 9,3% rispetto alle elezioni del 2010 (dato Bbc). E il seggio in Parlamento non è il suo, quindi si è dimesso tenendo alla sua promessa. Non ha infatti ottenuto il seggio del collegio elettorale di South Thanet dove era candidato. “Sono un uomo di parola”, ha detto, ipotizzando di ricandidarsi alla leadership del partito antieuropeista nel voto che si terrà a settembre. Ha inoltre raccomandato come leader attuale Suzanne Evans, la sua vice.

CLEGG LASCIA LA GUIDA DEI LIBDEM. Nick Clegg si è dimesso dalla leadership del partito liberaldemocratico, a seguito del deludente risultato. “Mi sono sempre aspettato che questa elezione fosse eccezionalmente difficile per i liberaldemocratici”, ha detto, mentre il Regno Unito è “più verde e più liberale grazie al ruolo del suo partito nella coalizione al governo sinora. Il movimento, però, secondo Clegg deve ora riflettere sulle gravi perdite registrate alle urne. “E’ stato il colpo più devastante per i liberaldemocratici” da quando il partito è stato fondato, ha detto, parlando di un “momento buio” da cui però “il partito tornerà e vincerà di nuovo”.

TSUNAMI IN SCOZIA. Valanga di voti per gli indipendentisti di Sturgeon, che secondo le previsioni sottrarrà tutti i seggi scozzesi che sinora erano in mano ai laburisti. Secondo Bbc ne avrebbe ottenuti 56 su 59. Tra le città dove il successo è stato più travolgente c’è la (ormai ex) roccaforte Labour di Glasgow, in cui gli indipendentisti hanno cacciato i rivali ovunque. La località è la più grande città ad avere ‘cambiato bandiera’ politica tra i due movimenti. Sturgeon nella notte si è detta felice del risultato, affermando: “Vivo in questa città, rappresento questa città nel Parlamento scozzese e non sono sicura di aver mai pensato che avrei visto un giorno in cui avremmo vinto in ogni circoscrizione”.

BORIS JOHNSON TORNA IN PARLAMENTO. Vittoria alle urne anche per Boris Johnson, sindaco Tory di Londra, che torna in Parlamento dopo sette anni di assenza. È stato eletto nella circoscrizione di Uxbridge and South Ruislip. Era già stato in Parlamento per sette anni tra il 2001 e il 2008, per la circoscrizione di Henley in Oxfordshire. Lasciò poi l’incarico per assumere il governo della capitale.

MINISTRO OMBRA LABOUR ED BALLS PERDE SEGGIO. Ed Balls, il politico laburista che sperava nell’incarico di ministro delle Finanze, ha perso il suo seggio in Parlamento. Si tratta della sconfitta di più alto profilo per il movimento di Miliband. A sottrargli il seggio è il conservatore Andrea Jenkyns, con 422 voti di vantaggio (rispettivamente 18.354 e 18.776 preferenze). La delusione personale, ha detto Balls, non è “nulla se paragonata al senso di sofferenza” da lui provato per i risultati del partito nel resto del Regno Unito.

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