Misurata (Libia), 10 mag. (LaPresse/EFE) – Il primo ministro del governo ribelle di Tripoli, Khalifa Al-Gauil, ha chiesto oggi l’intervento dell’Unione europea per frenare l’immigrazione clandestina dalla Libia verso l’Europa. In una visita al porto di Misurata, che si trova 220 chilometri a est della capitale, Al-Gauil ha assicurato che il suo governo è disposto a continuare a lottare contro le mafie nonostante la “scarsezza di risorse della nostra guardia costiera”. “I mezzi della guardia di frontiera e della guardia costiera sono molto scarsi. Lanceremo prossimamente un appello all’Unione europea perché ci dia appoggio, perché la Libia rappresenta una linea difensiva per l’Europa”, ha detto a un gruppo di giornalisti. A questo proposito Al-Gauil ha detto che il suo governo, non riconosciuto dalla comunità internazionale, ha contatti con i responsabili europei “che appoggiano i nostri sforzi per combattere contro l’immigrazione irregolare”.

Al-Gauil ha però criticato la posizione dell’Ue alludendo all’appoggio dato al governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale. Le iniziative lanciate dall’Europa “sono astratte, chiacchiere ma finora non ci sono iniziative reali”, ha detto il premier di Tripoli.

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