New York (New York, Usa), 14 mag. (LaPresse/Reuters) – Il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, si è definito allarmato dalle notizie secondo cui alcuni Paesi nel Sudest asiatico stanno rifiutando l’ingresso a navi cariche di migliaia di rifugiati e migranti. La Thailandia oggi ha negato il permesso di attraccare a una imbarcazione, mentre la Malesia ha dichiarato che respingerà in mare i barconi. “Il segretario generale chiede ai governi di rispettare l’obbligo di salvataggio in mare e il non respingimento”, ha dichiarato il portavoce Stephane Dujarric. “Ha anche chiesto che i governi facilitino sbarchi tempestivi e mantengano confini e porti aperti, in modo da aiutare la gente bisognosa in difficoltà”, ha proseguito.

I comandanti hanno abbandonato le navi sovraccariche di persone, senza cibo, acqua e malate, temendo la repressione del traffico di esseri umani in Thailandia, prima destinazione di musulmani Rohingya in fuga dalle persecuzioni in Bangladesh e Birmania. Circa 25mila persone appartenenti alla minoranza sarebbero arrivate in maniera illegale nei primi tre mesi dell’anno, due volte lo stesso periodo dello scorso anno, secondo l’Unhcr. L’agenzia per i rifugiati Onu ha contato circa 300 persone morte in mare nei primi tre mesi del 2015, a causa di fame, disidratazione e abusi degli scafisti.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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