Dublino (Irlanda), 23 mag. (LaPresse/PA) – L’Irlanda diventa il 22esimo Paese in cui gli omosessuali hanno diritti a sposarsi. I risultati finali non sono ancora disponibili, ma con meno di un terzo di schede conteggiate il sì passa con oltre il 62%, permettendo così la modifica costituzionale. Il Paese è anche il primo ad approvare la riforma tramite un referendum. L’affluenza è stata alta in tutte le regioni, specialmente in quelle urbane, con i giovani andati in massa alle urne e molti emigrati rientrati apposta per votare.

Il governo ha esultato i principali gruppi contrari alle nozze gay hanno sin da subito ammesso la sconfitta. “Dalla prospettiva di una persona giovane, in particolare per quelli che hanno viaggiato da chissadove a chissadove per mettere un segno sulla scheda, ciò mostra il valore della questione e l’importanza della politica”, ha dichiarato il capo del governo irlandese Enda Kenny. “Penso che abbia vinto (il sì, ndr). Ho vinto significative urne aperte, zone di mezzo che non sono necessariamente liberali, e sono sonoramente per il sì”, ha detto il ministro dell’Uguaglianza del Paese, Aodhan O’Riordain. Tra le organizzazioni che hanno ammesso la sconfitta c’è lo Iona Institute, think-thank cattolico che aveva fatto campagna per il no.

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