Parigi (Francia), 1 giu. (LaPresse/EFE) – Francia e Germania hanno proposto una serie di emendamenti al piano della Commissione europea per affrontare l’emergenza sbarchi. Il ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, e il suo collega tedesco, Thomas de Maizière, hanno anzitutto sottolineato che tale piano deve avere carattere “temporaneo ed eccezionale” e deve tener conto che al momento cinque Stati europei si prendono carico del 75% dei richiedenti asilo: Francia, Germania, Italia, Svezia ed Ungheria.
I due ministri, che hanno messo a punto un comunicato congiunto, chiedono che gli immigrati siano trasferiti in “centri d’attesa” vicini al luogo di sbarco, dove si dovrà decidere rapidamente su eventuali espulsioni di chi non ha i requisiti per lo status di rifugiato. L’agenzia Frontex, inoltre, dovrà aiutare quei Paesi che devono affronte “un flusso eccezionale di immigrati irregolari”, rafforzando i contatti con i Paesi di orgine affinché riprendano gli espulsi. La situazione di coloro che non possono tornare da dove sono venuti sarà esaminata nei Paesi di prima entrata, seguendo le regole del diritto comunitario.
I responsabili di Germania e Spagna hanno anche denunciato “abusi manifesti” dopo la liberalizzazione dei visti europei concessi ai Paesi balcanici occidentali, che rischiano di creare “un carico eccessivo nel sistema d’asilo degli Stati membri, destabilizzandoli”. E’ quindi necessaria una “solida valutazione” prima di concedere un visto a chi proviene da un Paese balcanico, con la possibilità di una “sospensione temporanea” della liberalizzazione “in caso di necessità imperiosa”.
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