Lussemburgo (Lussemburgo), 7 giu. (LaPresse/Reuters) – I lussemburghesi hanno respinto l’estensione al diritto di voto agli stranieri, nel referendum di oggi. Con l’82% delle schede conteggiate, il granducato dice così no a una decisione che sarebbe stata senza precedenti in Europa e avrebbe potuto estendere del 50% l’elettorato. Solo un cittadino su cinque ha infatti detto sì alla proposta di conferire il diritto di voto nelle elezioni generali agli stranieri residenti nel Paese da 10 anni (il 46% della popolazione). I cittadini di Paesi terzi, sempre più numerosi, possono già votare alle consultazioni municipali ed europee.
Del 46% degli stranieri che vivono in Lussemburgo, nove su dieci sono europei, e tra loro i più numerosi sono portoghesi (il 16,4% della popolazione). La misura faceva parte dell’agenda di modernizzazione sostenuta dal premier Xavier Bettel. Maggioranze forti si sono pronunciate anche contro l’abbassamento dell’età minima per votare a 16 anni e contro l’introduzione di un limite massimo di 10 anni al periodo in cui ricoprire incarichi di governo in modo continuativo.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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