Washington (Usa), 24 giu. (LaPresse) – Rapporti diplomatici critici tra Washington e Parigi sul nuovo caso riguardante l’Nsa: Wikileaks ha diffuso dei report segreti che rivelano attività di spionaggio da parte degli Usa sui capi di Stato francese.
L’ambasciatrice statunitense a Parigi, Jane Hartley, è stata convocata oggi pomeriggio dal ministro degli Esteri francese Laurent Fabius sul caso Nsa-Wikileaks.
E nelle prossime ore sarà un colloquio diretto Obama-Hollande a fare chiarezza sulla vicenda: intanto la Francia “ha ulteriormente rafforzato il controllo e la protezione” delle proprie comunicazioni e “non tollera rischi che mettano a repentaglio la sicurezza e la difesa dei propri interessi”. Così si legge nel comunicato stampa diffuso al termine del Consiglio di Difesa convocato stamattina d’urgenza dal presidente francese Francoise Hollande. “Le autorità statunitensi hanno assunto degli impegni – dichiara Parigi – che dovrebbero essere richiamati e rigorosamente rispettati”.
Gli Stati Uniti subito corrono ai ripari: “Non stiamo intercettando il presidente francese Francoise Hollande e non abbiamo intenzione di farlo in futuro”. Così il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Ned Price. “Non svolgiamo alcuna attività di sorveglianza a meno che non ci sia uno scopo specifico e di massima importanza per la sicurezza nazionale”, ha continuato il funzionario della Casa Bianca, in riferimento alle rivelazioni di Wikileaks.
Secondo quanto riportato sul sito fondato da Julian Assange, infatti, l’Nsa avrebbe spiato tra il 2006 e il 2012 gli ultimi tre inquilini dell’Eliseo: Jacques Chirac, Nicolas Sarkozy e Hollande. “I francesi sono alleati indispensabili – ha aggiunto ancora Price – e lavoriamo a stretto contatto con loro sui temi dell’agenda internazionale”.
La risposta dell’Eliseo. “E’ inaccettabile e incomprensibile” lo spionaggio tra due Paesi “alleati in nome della democrazia e della libertà” ha dichiarato il portavoce del governo francese Stéphane Le Foll, intervistato dall’emittente i-Téle sul caso Nsa. Il numero uno dell’Eliseo, ha aggiunto Le Foll, ha convocato per questa mattina il Consiglio di Difesa insieme al primo ministro Manuel Valls e ai rappresentati di alcuni dicasteri chiave, per analizzare le informazioni pubblicate dal sito e “chiedere spiegazioni” alla Casa Bianca. “Francia e Stati Uniti hanno grandi responsabilità nei confronti di tutto il mondo – ha spiegato il portavoce – e prima di agire vogliamo conoscere tutti i fatti”.
Come riportato dal quotidiano Libération, il caso rischia di aprire una crisi internazionale. Il leader del Partito di Sinistra Jean-Luc Mélenchon ha chiesto che cessi immediatamente il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (TTIP) tra Washington e Unione europea. Le Foll ha invece confermato la preparazione del prossimo vertice di novembre sul clima, che si terrà proprio a Parigi, e annunciato l’intenzione di affrontare un viaggio a Washington proprio per rinnovare i negoziati commerciali.
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