Berlino (Germania), 29 giu. (LaPresse) – Quello di tenere un referendum è “un diritto legittimo” della Grecia e il risultato “sarà rispettato”. Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una conferenza stampa sulla crisi greca. “Ma è anche leggittimo da parte degli altri 18 paesi dell’eurozona – ha aggiunto Merkel – avere una reazione e questi hanno deciso di non prorogare il programma, ma di farlo scaere al momento previsto, ovvero alla mezzanotte di domani”.
Necessaria responsabilità “L’Europa può funzionare solo se si trova un compromesso tra responsabilità e solidarietà” e “nessuno può avere tutto al cento per cento“. Lo ha detto la cancelliera tedesca, Angela Merkel, in una conferenza stampa sulla crisi greca. Secondo Merkel se questo “principio” non ci sarà “allora l’euro fallirà e questo non lo vogliamo”. La cancelliera ha ribadito che quella dei creditori ad Atene era “una offerta generosa”, mentre “bisogna constatare che la volontà del compromesso non c’era da parte greca”.
Alla conferenza stampa partecipa anche il vice cancelliere, Sigmar Gabriel, che ha precisato che “l’euro non fallice per un referendum in Grecia, ma certamente fallirebbe se i vincoli nell’unione economica e monetaria saranno ridotti ulteriormente”. Secondo Gabriel se i greci votassero contro la proposta di accordo dei creditori ci si troverenne davanti a “una decisione chiara contro l’euro“. Per quanto riguarda i negoziati interrotti da Atene, Gabriel ha affermato che “il problema non era nei dettagli del programma, semplicmente il governo greco voleva avere il diritto di non volersi attenere alle condizioni previste”. Il vice cancelliere ha sottolineato che “l’Europa non può dare aiuti finanziari a lungo termine” senza consdizioni, con “la crisi che viene prolungata sine die”.
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