Atene (Grecia), 5 lug. (LaPresse/EFE) – In un’atmosfera di calma e normalità, i greci stanno votando al referendum in cui dire sì o no alle misure richieste dai creditori internazionali. E, come avevano annunciato i sondaggi, sembrano divisi. Ascoltando le voci di chi esce dai seggi dopo aver espresso la propria opinione, il fronte del sì e quello del no appaiono entrambi forti. Rendendo difficile prevedere l’esito della consultazione. In uno dei collegi elettorali di Kypseli, quartiere de premier Alexis Tsipras ad Atene, l’avvocato 30enne Vasilis osserva che tutto procede senza incidenti. Sulla maglietta ha un adesivo di sostegno al sì.
“Appoggio il sì non perché io sia a favore delle misure di austerità o perché non abbia avuto difficoltà negli ultimi anni, ma perché votare no significa che finiremo fuori dalla zona euro”, ha detto a Efe. Spera che i problemi del Paese “trovino soluzione nella cornice europea, con i nostri partner europei”, perché Atene non può trovare soluzioni “isolata dall’Europa”. Una giovane attivista di Syriza, al seggio in cui ha votato Tsipras, dice: “Sono nervosa per il risultato, però sono ottimista e credo che i greci abbiano votato no e dimostreranno che hanno dignità e vogliono mantenere la sovranità”. Definisce la situazione attuale in Grecia “ingiusta” per la sua generazione.
Eleni, scrittrice di 53 anni, ha votato nel quartiere popolare Ambelokipi di Atene e si dice una convinta sostenitrice del no: “La Grecia è in una via in salita, sia a livello economico sia sociale”, legata al fatto che “l’Unione europea non ha alcuna volontà di contribuire alle soluzioni del problema del debito”. Il no, afferma, “cambierà l’atteggiamento dei soci per la pressione del popolo greco, sebbene creda che l’Europa non sia democratica”. Un impiegato di banca 55enne allo stesso seggio, Yanis, assicura di aver votato sì perché “l’Europa resti unita”. Confessa: “Se il risultato sarà sì, la situazione domani sarà difficile, ma se sarà no lo sarà molto di più. Ciò che temo molto è che il popolo greco voti con le emozioni e non con la logica”.
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