Atene, 6 lug. (LaPresse) – Sarebbe ingeneroso bollare Yanis Varoufakis, ormai ex ministro delle Finanze greco, come il mastino del premier Alexis Tsipras, autoimmolatosi, oppure sacrificato, sull’altare della Troika per permettere ad Atene di alleggerire il confronto dopo la vittoria nel referendum di domenica. La figura di Yanis, il ministro rasato con il volto squadrato, ha saputo incidere sul costume forse più che nel contesto finanziario europeo. Camicia sbottonata e niente cravatta, come da scuola Tsipras d’altronde, anche nei maggiori consessi d’Europa Varoufakis si è presentato con una attitudine casual che voleva rimarcare l’appartenenza a un popolo, gridato e rivendicato ad ogni uscita pubblica. Zaino sulla spalla e casco in mano, pronto a sfrecciare nel traffico della caotica Atene con la sua potente moto, con il viso ruvido di chi, almeno in apparenza, voleva dare speranza e vicinanza a un popolo in difficoltà.
Anche ieri sera, a bocce ferme, dopo l’esito del referendum, è apparso in tv in t shirt, rinnovando questo “pauperismo” di immagine che lo ha portato in fretta e furia ad annunciare le sue dimissioni con un semplice tweet. Una impostazione sicuramente molto poco rigida e decisamente fuori dagli schemi per il 54 Varoufakis, economista con studi anche ad Essex e Cambridge e doppio passaporto, essendo anche cittadino australiano. Ma oltre a ringhiare davanti all’Ue e ribadire la volontà di fare un muro contro muro contro i creditori, Varoufakis è stato, suo malgrado, il centro di attenzione mediatica del governo greco. Molto più del trascinatore silenzioso Tsipras. Con il rischio, a volte concretizzatosi, di suscitare più di una polemica. Difficile dimenticare il reportage fotografico su Paris Match, dove con la moglie brindava e mangiava in grande allegria: un’immagine che molti non hanno digerito, soprattutto alla luce della quotidiana battaglia che i concittadini greci stavano portando avanti. Al punto che lo stesso ex ministro le bollò come “sconvenienti”.
E altrettanto dura la vicenda della sua villa al mare: il Daily Mail aveva pubblicato le foto della villa di Varoufakis sull’isola di Egina con la supposta richiesta di 5 mila euro la settimana per affittarla. Una notizia che ammaccò, non poco, la figura di leader ultra progressista, solo parzialmente mitigato dalle parole, dolci, dell’ex moglie Margarite che lo ritraeva come “un individuo molto inteso, dalla personalità formidabile”. Nessun dubbio su questo, anzi. E l’uscita di scena, oggi, è stata in linea con il personaggio: casco in testa, camicia casual, immerso tra la gente greca prima di perdersi nel traffico greco in sella alla sua moto. Forse troppo per trattare in prima persona con l’Europa, lui stesso e anche Tsipras l’hanno ben capito. E ora della scorza dura del ministro greco rimarrà l’allure glamour della sua figura, mediaticamente innovativa e nuova all’interno dello scacchiere politico europeo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata