Ginevra (Svizzera), 10 lug. (LaPresse/Xinhua) – In Siria la diminuzione delle scorte di acqua potabile nell’estate espone i bambini al rischio di malattie idrotrasmesse e per far fronte al problema servono almeno 5 milioni di dollari entro la fine di agosto. Lo fa sapere l’Unicef, l’agenzia per l’infanzia delle Nazioni unite, secondo cui dall’inizio dell’anno in Siria sono stati registrati 105.886 casi si diarrea acuta, insieme con un aumento nella diffusione dell’epatite A, con un record di 1.700 casi segnalati in una sola settimana a febbraio. L’intensificaersi del conflitto ha inoltre causato nuovi spostamenti di massa, che stanno mettendo sotto sforzo una rete idrica e sanitaria già fragile, sottolinea l’agenzia.
“Dall’inizio della crisi, abbiamo lavorato con diversi partner per sostenere le infrastrutture idriche vitali da cui dipendono 15 milioni di persone in Siria”, ha detto Hanaa Singer, rappresentante Unicef per la Siria, aggiungendo che l’organizzazione ha bisogno di almeno 5 milioni di dollari entro la fine di agosto per fare fronte alle necessità siriane per quanto riguarda acqua, igiene e sanità.
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