Gerusalemme, 12 lug. (LaPresse/EFE) – Al termine di un’inchiesta condotta dai servizi segreti e dalla polizia di Israele, tre persone sono state arrestate oggi in quanto sospettate di aver partecipato lo scorso 18 giugno all’incendio doloso della chiesa di Tabgha, nota perché si trova nel luogo dove secondo la tradizione Gesù ha compiuto il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. A riportarlo sono i media locali. Secondo quanto riferisce la polizia, i sospettati compariranno oggi in tribunale. Tabgha si trova a circa tre chilometri da Cafarnao, antica città della Galilea sulla riva nordovest del lago di Tiberiade.
Nel rogo dello scorso 18 giugno la chiesa andò distrutta e sui muri furono trovate delle scritte in ebraico, ragion per cui l’atto vandalico è stato attribuito a ebrei radicali. L’episodio aveva inoltre generato un’ondata di condanne da parte dei principali leader israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, che l’aveva definito “scandaloso”. “La libertà di religione è uno dei valori fondamentali in Israele ed è garantita dalla legge” aveva aggiunto il primo ministro, assicurando che “i responsabili di questo crimine spregevole si troveranno ad affrontare tutta la forza della legge”.
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