Roma, 14 lug. (LaPresse) – L’accordo tra Bruxelles e Atene “è la decisione giusta”, ha affermato Hillary Clinton in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’. “Nel mondo di oggi tutto è legato” e “la mancanza di crescita in Grecia può avere un effetto negativo diretto sulla crescita negli Stati Uniti. Perciò è indispensabile avere una visione globale, anche sui trattati internazionali per il commercio, che devono offrire un impatto positivo sui nostri interessi o vanno abbandonati”. Ha detto la candidata alle primarie democratiche per la corsa ala presidenza degli Stati Uniti del 2016.
“Devo ancora studiare i dettagli – ha detto ancora Clinton – ma sono contenta dell’intesa. Era necessario disinnescare questa crisi, per il bene di tutti“.
Anche Alan Blinder, vice presidente della Federal reserve ai tempi dell’amministrazione di Bill Clinton e ora consigliere di Hillary, si è pronunciato sulla Grecia: “L’intesa è positiva e incoraggiante, ma avrà un vero impatto solo se affronterà il problema del debito. Nessuno può davvero pensare che la crisi greca venga superata nel lungo periodo, se Atene resterà con un buco del 181% rispetto al Pil, e in crescita. La verità evidente è che non riuscirà mai a pagarlo, e quindi bisogna ristrutturarlo“. Poi Blinder ha sottolineato: “La Grecia è il paziente più difficile, siamo d’accordo, però a questo punto gli europei dovrebbero aver capito che non guarirà con l’austerità”.
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