Gerusalemme, 15 lug. (LaPresse/EFE) – Con l’accordo internazionale siglato dall’Iran e dal gruppo 5+1, Teheran sarà in grado di sviluppare un’arma nucleare nel giro di cinque anni. Lo ha detto il ministro israeliano delle Infrastrutture nazionali, dell’energia e dell’acqua Yuval Steinitz, spiegando che secondo Israele le ricerche di Teheran sull’energia nucleare consentite dall’accordo “permetteranno lo sviluppo di centrifughe per l’uranio fra le dieci e le venti volte più potenti di quelle attualmente a disposizione dell’Iran”.

Questo consentirebbe alla Repubblica islamica di ridurre la cosiddetta ‘breakout capability’, vale a dire la capacità di ottenere la quantità sufficiente di uranio per costruire un’arma nucleare. Steinitz si è inoltre detto indignato per il fatto che l’accordo permette all’Iran di “assumere degli esperti e acquistare materiale nucleare o ottenere informazioni utili da Russia, Cina e Paesi occidentali”.

“Calcoliamo che in cinque anni potranno completare lo sviluppo di queste centrifughe e, una volta che sarà avvenuto, in pochi mesi potranno produrre centinaia di centrifughe, installarle e ottenere materiale sufficiente per una bomba tale da ridurre il ‘breakout’ da un anno a sei mesi”, ha aggiunto il ministro israeliano, affermando in conferenza stampa che “questo accordo è colmo di lacune”. Le critiche di Israele si concentrano su quattro aspetti: il mancato smantellamento del programma nucleare iraniano, l’insufficienza delle ispezioni internazionali, l’accesso da parte di Teheran a fondi finanziari e la concessione all’Iran di continuare le attività di ricerca e sviluppo in ambito atomico.

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