Bruxelles (Belgio), 18 lug. (LaPresse/EFE) – L’Unione europea, il Brasile e altri 11 Paesi si incontrano questo fine settimana in Lussemburgo, a Mondorf-les-Bains, per valutare i progressi in vista della conferenza delle Nazioni Unite sul clima di Parigi (COP 21) di fine anno.

Del Major Economies Forum on Energy and Climate (MEF) fanno parte il blocco europeo, Brasile, Messico, Stati Uniti, Russia, Australia, Canada, Cina India, Indonesia, Giappone, Corea del Sud e Sudafrica. Il gruppo, che emette l’80% delle emissioni mondiali di gas serra, oltre all’incontro di oggi e domani ne ha previsti altri tre prima del vertice di Parigi, in programma dal 30 novembre all’11 dicembre.

I Paesi sono rappresentati a livello ministeriale, mentre a presiedere sono Caroline Atkinson, consigliera per gli Affari economici internazionali della Casa Bianca, e Todd Stern, inviato speciale statunitense per il cambiamento climatico. Il Mef è stato creato nel 2009, con l’obiettivo di promuovere il dialogo tra le maggiori economie avanzate, l’aumento delle energie pulite e la riduzione delle emissioni di Co2.

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