Atene (Grecia), 18 lug. (LaPresse/EFE) – I nuovi ministri del governo greco hanno giurato nel palazzo presidenziale, dopo che ieri il primo ministro Alexis Tsipras ha annunciato il rimpasto. Lo hanno fatto alla presenza del presidente della Repubblica, Prokopis Pavlopulos, e di Tsipras. Il cambiamento più significativo, nonché più prevedibile, è stato quello del ministro dell’Energia Panayotis Lafazanis, uno dei deputati dissidenti di Syriza che mercoledì avevano votato no in Parlamento alle misure richieste dai creditori internazionali. Al suo posto è stato nominato Panos Skurletis, tra i collaboratori più stretti di Tsipras, che ha lasciato il ministero del Lavoro.
“Il rimpasto si adatta alla nuova realtà”, ha detto ai giornalisti. Il ministero del Lavoro è passato a Yorgos Katrugalos, che si è detto pronto a nuove sfide “per quanto possibile e all’interno di condizioni socialmente giuste”. “La questione non è solo chiudere l’accordo, ma come chiuderlo”, ha aggiunto.
Il nuovo vice ministro alla Difesa è Dimitris Vitsas, che ha parlato di “un periodo difficile” in cui “lo slogan” del nuovo esecutivo deve essere “lavoro, lavoro, lavoro”. Trifon Alexiadis è il nuovo vice segretario alle Finanze, che sostituisce Nadia Valavani, dimessasi perché in disaccordo con Tsipras sulle riforme.
Ha affermato che comincia “uno sforzo molto difficile” perché “il fuoco ancora non si è spento”, riferimento ai negoziati ancora sospesi con i creditori. La nuova portavoce del governo Olga Gerovasili, che prende il posto di Gavriil Sakelaridis, ha dichiarato: “Sono giorni critici per il Paese. Le parole non servono. La sfida è invertire a situazione e far sì che i cittadini si sentano sicuri e protetti dal governo di Syriza”.
L’ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, non concede nemmeno una speranza al nuovo esecutivo: Le riforme economiche in Grecia “falliranno, chiunque sia a incaricarsi della loro applicazione“.