New York (New York, Usa), 20 lug. (LaPresse/EFE) – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha dato oggi il via libera all’unanimità all’accordo sul nucleare raggiunto a Vienna da Iran e Paesi del 5+1. Il Consiglio Onu ha autorizzato l’eliminazione di buona parte delle sanzioni imposte a Teheran una volta che l’Iran avrà attuato alcune delle condizioni previste dall’intesa.

L’adozione del testo, approvato con risoluzione numero 2231, permetterà l’entrata in vigore entro 90 giorni del trattato negoziato la settimana scorsa a Vienna dall’Iran e dal gruppo 5+1. Il documento stabilisce l’annullamento di sette risoluzioni dell’Onu contro l’Iran non appena l’Agenzia internazionale per l’energia atomica avrà verificato che Teheran ha rispettato determinate misure previste dall’accordo. Fra le altre cose, l’Iran dovrà ridurre entro le prossime settimane le sue riserve di uranio arricchito, portandole da 12mila a soli 300 chili, e smantellare due terzi delle sue centrifughe per l’arricchimento. Il rispetto di tali misure determinerà la fine di gran parte delle sanzioni dell’Onu, ma non tutte, come ad esempio l’embargo sulle armi. Questo provvedimento di estenderà ancora per altri cinque anni, mentre quello che impedisce di procurarsi componenti per missili balistici resterà in vigore per otto anni.

Il Consiglio Onu ha inoltre adottato un meccanismo che prevede la ripresa delle sanzioni nel caso in cui l’Iran non rispettasse gli accordi. Nel caso in cui l’Onu accertasse un mancato rispetto dei patti, infatti, le sanzioni torneranno a entrare in vigore nel giro di 30 giorni, a meno che il Consiglio non voti una risoluzione che dica il contrario. Questo meccanismo impedisce a priori che un Paese membro permanente del Consiglio possa usare il diritto di veto per bloccare la ripresa delle sanzioni.

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