Nairobi (Kenya), 25 lug. (LaPresse/EFE) – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante la sua visita in Kenya ha reso omaggio alle vittime dell’attentato del 7 agosto 1998 contro l’ambasciata Usa a Nairobi, in cui morirono 213 persone. Fu il peggior attentato nella storia del Paese africano.
Nella prima visita di un presidente americano in Kenya, Obama ha posato una corona di fiori di fronte al muro che ricorda le vittime, in un parco della capitale kenyota. Una folla di persone ha assistito alla cerimonia, restando in attesa per ore prima dell’arrivo di Obama. In precedenza, il presidente aveva inaugurato il Global Entrepreneurs Summit.
Nel parco del memoriale, i nomi delle vittime sono scritti su una parete al centro di una piccola piazza, dove poche persone hanno potuto assistere da vicino alla commemorazione. Tra loro c’erano alcuni sopravvissuti all’attentato. Dopo aver posato la corona di fiori, Obama ha fatto un passo indietro, ha abbassato la testa e sospirato profondamente, per poi tornare a guardare il muro, hanno fatto sapere fonti della Casa Bianca.
Nell’attentato, due autobombe furono fatte detonare simultaneamente di fronte alle ambasciate statunitensi di Nairobi e Dar es Salam, in Tanzania. L’attentato, attribuito ad al-Qaeda, causò 213 vittime in Kenya e 12 in Tanzania, mentre i feriti furono oltre 4mila.
Questo è il quarto viaggio di Obama in qualità di presidente in Africa, dopo che vi si era recato in diverse altre occasioni quando era ragazzo e poi da senatore. Domani si sposterà in Etiopia, tappa che lo farà diventare il presidente americano che ha più visitato il continente africano durante il mandato.
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