Iran, Israele respinge le affermazioni di Kerry. Gelo con gli Usa sul voto del Congresso

Gerusalemme, 26 lug. (LaPresse/Xinhua) – Israele ha respinto la recente affermazione del segretario di Stato Usa, John Kerry, secondo cui se il Congresso americano bloccherà l’accordo sul nucleare iraniano la comunità internazionale riterrà Israele responsabile del fallimento. Il ministro dell’Energia, Yuval Steinitz, ha dichiarato al sito Walla che Israele non subirà pressioni perché smetta di esprimere il proprio scetticismo sull’accordo sul nucleare. “Israele dirà con chiarezza il suo punto di vista sulla questione del nucleare iraniano, importante per la sua sicurezza, e nessuno ha l’autorità di intimidirci“, ha affermato il ministro.

Venerdì, parlando al think tank Council on Foreign Relations a New York, Kerry aveva detto che se il Congresso Usa non approverà l’intesa, “i nostri amici in Israele potranno finire per essere più isolati e incolpati“. L’amministrazione Obama sta facendo campagna a favore dell’accordo firmato a Vienna il 14 luglio da Teheran e dal gruppo 5+1 (Usa, Regno Unito, Cina, Franccia, Russia, Germania).