Beirut (Libano), 26 lug. (LaPresse/Reuters) – Di fronte a una carenza di soldati, l’esercito siriano potrebbe dover rinunciare a mantenere il controllo di alcune posizioni in favore di altre regioni-chiave di maggior interesse nella guerra contro i ribelli. Lo ha detto il presidente siriano Bashar al-Assad nel suo ultimo discorso trasmesso dall’emittente libanese Al-Manar affiliato al partito sciita Hezbollah.
Secondo il presidente siriano, i Paesi che sostengono i gruppi ribelli che vogliono la sua destituzione hanno destinato loro più aiuti. Si riferiva a diverse nazioni, tra cui in particolare Turchia e Arabia Saudita. “A volte, in alcune circostanze, siamo costretti a cedere delle zone e spostare le forze in quelle aree dove vogliamo resistere”, ha detto Assad, sottolineando di non vedere la possibilità di alcuna soluzione di compromesso per la guerra civile in corso.
Da marzo il regime di Assad ha subito pesanti sconfitte sul campo di battaglia. Ha perso gran parte del controllo sulla provincia nordoccidentale di Idlib, preso da un’alleanza di insorti tra cui il Fronte al-Nusra, e su aree nelle regioni del sud, a causa dell’avanzata dei ribelli del Fronte meridionale. A maggio l’esercito era poi stato cacciato dall’antica città di Palmira dai combattenti dello Stato islamico.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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