New York (New York, Usa), 3 ago. (LaPresse/EFE) – I 193 Paesi membri delle Nazioni unite hanno concordato la nuova agenda di sviluppo globale, chiamata Obiettivi di sviluppo sostenibile, che sarà ratificata dai capi di Stato e governo il 25 e 27 settembre e che da quest’anno sostituirà gli Obiettivi di sviluppo del millennio. La nuova strategia, valida per i prossimi 15 anni, è costruita attorno a 17 grandi obiettivi che mirano a mettere fine alla povertà, promuovere il benessere dei cittadini e proteggere l’ambiente. Dopo due anni di negoziati, i Paesi hanno raggiunto l’accordo sulla bozza di 29 pagine che promette una “visione assolutamente ambiziosa e trasformatrice“, per raggiungere un mondo senza povertà, malattie e violenza, in cui tutti abbiano accesso a educazione di qualità, sanità e protezione sociale.

Tra gli obiettivi concreti ci sono la sradicazione della povertà estrema, cioè quella di persone che guadagnano meno di 1,25 dollari al giorno, garantire che tutti abbiano cibo a sufficienza e l’eliminazione della malnutrizione. Ancora, portare la mortalità materna a meno di 70 casi su 100mila nascite, dare accesso a tutti all’acqua potabile, mettere fine alla discriminazione e alla violenza contro le donne.

“Questa è l’agenda della gente, un piano di azione per mettere fine alla povertà in tutte le sue dimensioni, in modo irreversibile, in tutte le parti e senza lasciare nulla indietro”, ha dichiarato con una nota il segretario generale Onu, Ban Ki-moon. Questo accordo presuppone l’inizio di “una nuova era” e contribuirà a siglare con successo un accordo globale sul clima, alla conferenza di Parigi in programma dal 30 novembre all’11 dicembre.

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