Amsterdam (Olanda), 11 ago. (LaPresse/Reuters) – Alcuni frammenti raccolti sul luogo dell’abbattimento del volo MH17 nell’est dell’Ucraina potrebbero appartenere a un missile di produzione russa. Lo hanno dichiarato i procuratori olandesi, nell’ambito dell’indagine internazionale sull’abbattimento del volo nel luglio 2014, in cui morirono 298 persone a bordo. I frammenti potrebbero provenire da un sistema di missili terra-aria Buk

“Il Joint Investigation Team indaga su diverse parti, che potrebbero derivare da un sistema di missili terra-aria Buk”, si legge in una nota dei procuratori. “Le parti sono di particolare interesse per l’indagine penale perché potrebbero fornire ulteriori informazioni su chi sia coinvolto nello schianto del MH17“, prosegue il testo. Esperti e governi occidentali hanno accusato i ribelli filorussi di aver abbattuto l’aereo, ma Mosca afferma sia stato colpito da un razzo sparato dalle forze armate ucraine. Ora esperti forensi e di armi contribuiranno a valutare l’origine dei frammenti. “L’indagine forense continuerà e non possiamo fare illazioni sull’eventuale esito”, ha dichiarato la portavoce della procura, Wim de Bruin. Sul caso indagano Olanda, Malesia, Belgio, Australia e Ucraina, ma non è chiaro dove, se e quando eventuali sospetti potrebbero essere processati, se fossero identificati. La scorsa settimana Mosca ha intanto posto il veto contro la proposta olandese di istituire un tribunale Onu allo scopo.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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