L’Avana (Cuba), 14 ago. (LaPresse/Reuters) – E’ un giorno storico per le relazioni tra Stati Uniti e Cuba, dove il segretario di Stato americano John Kerry è arrivato per innalzare la bandiera del suo Paese sull’ambasciata riaperta di recente. La cerimonia, un altro simbolico passo nel disgelo tra i due storici nemici della Guerra fredda. Kerry è il primo capo del dipartimento di Stato a visitare l’Avana in 70 anni e nel suo viaggio sarà accompagnato da alcuni membri del Congresso e da tre dei marine che nel 1961 calarono per l’ultima volta il vessillo degli Stati Uniti.

Il presidente cubano Raul Castro e il l’omologo statunitense Barack Obama hanno annunciato nello scorso dicembre l’intenzione di ristabilire i rapporti diplomatici, riaprire le ambasciate e lavorare insieme per normalizzare le relazioni. Kerry ha dichiarato alla tv Univision, prima del suo viaggio: “Sempre più persone viaggeranno. Ci sarà più scambio. Più famiglie potranno ringiungersi. E si spera che anche il governo di Cuba voglia prendere decisioni per iniziare a cambiare le cose”. Nel pomeriggio Kerry incontrerà alcuni dissidenti cubani, non invitati alla cerimonia dell’alzabandiera come segno di rispetto al governo dell’Avana, che li considera al pari di mercenari sponsorizzati dagli Stati Uniti.

Cuba chiede a Washington di porre fine all’embargo e restituire la base navale americana di Guantanamo. Gli americani prememono invece sull’Avana per un miglioramento in materia di diritti umani, il ritorno dei profughi ai quali è stato concesso l’asilo politico e la restituizione delle proprietà dei cittadini statunitensi nazionalizzate dopo che Fidel Castro è salito al potere.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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