Atene (Grecia), 22 ago. (LaPresse/EFE) – Nessun risultato positivo in Grecia nel secondo giorno di tentativo del leader dei conservatori Vangelis Meimarakis di formare un nuovo governo, dopo che il premier Alexis Tsipras ha rassegnato le dimissioni. I tre giorni a disposizione dei conservatori di Nuova democrazia scadranno domani e pare improbabile che riusciranno a formare un nuovo esecutivo, per cui l’ipotesi di elezioni anticipate si fa sempre più concreta. Per formare un governo sono necessari almeno 120 deputati, che Nuova democrazia potrebbe raccogliere solo con l’appoggio di Syriza. Parlando al canale privato Mega, il portavoce dei conservatori Kostas Karagounis ha detto che probabilmente oggi Meimarakis parlerà con Tsipras e ha aggiunto che Nuova democrazia intende “sfruttare il periodo costituzionale” che ha a disposizione per provare a evitare il voto anticipato.
Ieri Meimarakis aveva incontrato il leader del partito centrista To Potami, Stavros Theodorakis, mentre oggi ha incontrato la presidente dei socialdemocratici del Pasok, Fofi Yenimata. Nel corso della giornata sono in programma altri contatti con Panayotis Lafazanis, leader del neonato Unità popolare, nel quale sono confluiti 25 dissidenti fuoriusciti da Syriza e che è così diventato la terza forza politica in Parlamento. In quanto terza forza politica sarà proprio Lafazanis a ricevere, dopo Meimarakis, il mandato per provare a formare il nuovo governo e anche lui ha già assicurato che proverà a sfruttare tutti i tre giorni di tempo che ha a disposizione. Tuttavia anche in questo caso è poco probabile che riuscirà a formare un esecutivo di ampio consenso.
In base alla Costituzione greca, nel caso in cui un governo cada prima di 12 mesi dalle ultime elezioni, prima di andare a voto anticipato il capo dello Stato affida alle tre principali forze politiche del Paese, in ordine di importanza e per tre giorni ciascuna, il mandato di provare a formare un nuovo esecutivo. Solo se nessuna delle tre riesce nel tentativo si va a elezioni anticipate. Dopo le dimissioni di Tsipras, dunque, il presidente Prokopis Pavlopoulos ha affidato il compito allo stesso Tsipras in quanto capo di Syriza, ma lui ha direttamente rimesso il mandato; per secondo Pavlopoulos ha incaricato il leader di Nuova democrazia Meimarakis, che ha tempo fino a domani; se lui fallirà sarà la volta di Lafazanis e se anche il leader di Unità popolare non riuscirà a formare un governo si creerà un esecutivo di transizione che avrà come unico compito l’organizzazione di elezioni entro massimo 30 giorni. In base a questo calendario, dunque, la data più probabile per le elezioni anticipate è il 20 settembre, come la portavoce del governo Olga Yerovasili in un’intervista a Mega ha affermato essere la preferenza dell’esecutivo.
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