Istanbul (Turchia), 15 set. (LaPresse/Xinhua) – Sono saliti a 22, fra cui quattro bambini e 11 donne, i morti causati dal naufragio avvenuto stamattina nel mar Egeo fra la costa della provincia turca di Mugla e l’isola greca di Kos. Lo riporta l’agenzia di stampa turca Dogan, aggiungendo che altri 211 migranti che si trovavano sul barcone sono stati salvati. Il governatore della provincia di Mugla, Amir Cicek, ha riferito che l’incidente è avvenuto al largo dell’isola turca di Karaada, nella baia di Bodrum, mentre il barcone di 15 metri su cui viaggiavano i migranti faceva rotta verso Kos.
Bodrum, nota località turistica della Turchia, è uno dei punti principali da cui i migranti partono per cercare di arrivare a Kos, visto che la rotta fra le due località è uno dei tragitti via mare più brevi per raggiungere l’Europa dall’Asia. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), nei primi cinque mesi del 2015 sono state oltre 42mila le persone, perlopiù rifugiati, che hanno raggiunto la Grecia via mare. L’Unhcr ha inoltre riportato che quest’anno sono state oltre 300mila le persone che hanno tentato la traversata del mar Mediterraneo, 2.500 delle quali sono morte o risultano disperse.
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