Atene (Grecia), 20 set. (LaPresse/EFE) – Procede con tranquillità la giornata elettorale in Grecia, chiamata per la seconda volta quest’anno alle elezioni anticipate. L’atmosfera è caratterizzata dalle stesse apatia e disillusione diffuse che hanno contraddistinto la campagna elettorale. Piccoli incidenti si sono verificati nelle prime ore di oggi, quando gruppi di sconosciuti hanno bersagliato con vernice le sedi di Syriza e Nuova democrazia. Fatta eccezione per questi casi, la premier ad interim Vassiliki Thanous ha dichiarato che tutto procede con normalità. Mentre i dati sull’affluenza in Grecia non vengono diffusi, l’iimpressione diffusa è che l’astensionismo sarà alto. Due ore dopo l’apertura dei seggi, c’erano in fila soprattutto persone anziane.

“Io non ho votato e credo che molti faranno lo stesso. Perché? Sono tutti uguali, sono tutti pagliacci che ci raccontano le stesse menzogne da anni. Che hanno consegnato il Paese alla Germania e festeggiano in pace”, ha dichiarato un tassista di 42 anni, che non ha voluto far sapere il proprio nome. Nulla ricorda l’atmosfera che si respirava appena otto mesi fa, quando il partito di sinistra Syriza era il grande favorito e ottenne la maggioranza assoluta. Il leader Alexis Tsipras era guardato da molti come l’ultima speranza per affrontare l’Europa e rafforzare la Grecia. Oggi di questi entusiasmi resta ben poco, dopo la firma del terzo pacchetto di salvataggio e gli accordi con i creditori internazionali.

Sofia, professoressa 40enne, è tra quelli che continuano ad appoggiare Tsipras. Difende il governo guidato da Syriza affermando che non avesse altra possibilità, vista la grave situazione sociale. E dice di continuare a fidarsi di Tsipras perché è l’unico che può applicare le riforme mantenendo l’attenzione prima di tutto alla gente. Anche la studentessa di Economia Eleftheria la pensa così: “E’ molto importante che la gente comprenda quanto sono critici questi giorni per la Grecia e vada a votare”. Prosegue: “La differenza ora è che, anche se abbiamo perso nei negoziati, non dobbiamo arrenderci, perché possiamo ottenere termini e condizioni migliori che abbiano la nostra visione politica”. Altri, come gli ingegneri Pandelis e Spyros, votano per i partiti anti austerità, contrari al salvataggio. “Non ho alcuna speranza che la situazione cambi dopo le elezioni, il governo precedente ci ha tradito”, dice il primo, 52enne.

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