Istanbul (Turchia), 28 set. (LaPresse/EFE) – La Turchia ha proposto all’Unione europea di costruire tre enormi campi di case prefabbricate in una zona sicura nel nord della Siria in cui accogliere 300mila persone, per frenare l’ondata di arrivi di migranti in Europa. “Abbiamo le capacità: possiamo creare tre città di case prefabbricate, o anche permanenti, ognuna in grado di accogliere 100mila persone. Loro (l’Ue, ndr) si occuperebbero dei finanziamenti e noi della costruzione”, ha detto il primo ministro turco Ahmet Davutoglu in dichiarazioni rese al quotidiano Hurriyet.
Il premier ha inoltre identificato l’area sicura in cui costruire le città, identificandola come “una striscia di terra fra Jarabulus e Azaz“, l’unico settore siriano al confine turco attualmente sotto il controllo del gruppo Stato islamico che verrà strappato loro dai membri dell’Esercito siriano libero. “L’unico modo per creare una zona di sicurezza passa per il rafforzamento degli elementi moderati dell’Esercito siriano libero in Siria”, ha dichiarato.
“In questo senso si stanno facendo sforzi enormi e l’obiettivo è ora respingere lo Stato islamico fino a sudest della linea Jarabulus-Azaz”, ha detto Davutoglu. “Non vogliamo vedere le nostre frontiere in mano allo Stato islamico né al regime siriano”, ha sottolineato il premier da New York, dove partecipa all’Assemblea generale delle Nazioni unite.
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