Ramallah (Cisgiordania), 14 ott. (LaPresse/Xinhua) – “Il popolo palestinese sta tendendo le mani verso un vero e proprio processo di pace con Israele, in base alla nostra profonda convinzione di denunciare ogni violenza e di convivere in pace”. Lo ha detto oggi il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, parlando al popolo palestinese. Secondo Abbas, il processo di pace dovrebbe arrivare a un accordo finale che garantisca l’attuazione della soluzione dei due Stati e la creazione dello Stato palestinese sui territori occupati nel 1967 con Gerusalemme est come sua capitale.

Nel suo messaggio pubblicato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa, Abbas ha ricordato la necessità di ottenere una soluzione equa al problema dei profughi, sulla base dell’iniziativa di pace araba e le decisioni di legittimità internazionale. Base dell’accordo anche il rilascio di tutti i detenuti nelle carceri israeliane. “In queste difficili circostanze, la necessità è essere uniti e il popolo palestinese dovrebbe essere coeso nella legittima lotta per difendere i luoghi sacri e per il diritto di indipendenza e libertà”, ha aggiunto Abbas, parlando dell’attuale ondata di violenza. Si tratta di una “campagna feroce che prende di mira la nostra esistenza con lo sradicamento, la costruzione di insediamenti colpendo la moschea di al-Aqsa e creando divisioni”.

Abbas ha concluso il discorso inviando le condoglianze alle famiglie dei palestinesi uccisi da Israele, e esprimendo la speranza per il prossimo anno di vedere finalmente istituto lo Stato palestinese indipendente.

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