Toronto (Canada), 19 ott. (LaPresse/EFE) – Canada al voto oggi per le elezioni parlamentari in cui, secondo le ultime previsioni, i conservatori del premier Stephen Harper verranno battuti dal partito liberale di Justin Trudeau. Secondo l’analista Eric Grenier, uno degli statistici più rispettati del Paese, gli ultimi sondaggi riportano infatti che i liberali riceverebbero il 36,3% dei voti, il 5% in più rispetto ai conservatori. Al terzo posto si posizionerebbe il Nuovo partito democratico (Npd), che nelle ultime settimane ha registrato un crollo nelle intenzioni di voto. Se le previsioni verranno rispettate, i liberali conquisteranno 137 dei 338 seggi alla Camera bassa del Parlamento, contro i 122 dei conservatori e i 73 dell’Npd. I dati riportano inoltre che i separatisti del Bloc Quebecois sono in lizza per prendere cinque seggi e i verdi uno. I risultati finali potrebbero comunque essere molto diversi da quelli delle previsioni e dei sondaggi, vista la grande varietà di realtà politiche, sociali, etniche e religiose nel Paese, e visto il fatto che in Canada le elezioni avvengono per suffragio diretto.

Secondo Elections Canada, l’organo pubblico incaricato di organizzare il voto, oltre 3,6 milioni di canadesi hanno già espresso la loro preferenza in anticipo. L’ente attende un’affluenza massiccia alle urne. Il premier Harper ha conquistato la carica nel 2006, vincendo tre elezioni consecutive, ma il quarto mandato sembra improbabile guardando ai sondaggi. Vista la posizione di svantaggio, Harper ha allora concentrato la sua campagna sugli attacchi a Trudeau, affermando che una vittoria del suo avversario sarebbe un ritorno alla corruzione del passato, riferimento agli scandali che travolsero il partito liberale nel 2005.

Lo stesso Harper si trova però a fare i conti con numerosi scandali nel suo partito, su tutti quelli riguardanti l’ex sindaco di Toronto Rob Ford, noto per i casi di ubriachezza in pubblico e per avere ammesso di aver fumato crack. L’ultima polemica riguardante Ford è emersa ieri, quando sono state diffuse delle anticipazioni dell’autobiografia dell’ex capo dello staff di Ford, il quale ha scritto che la polizia di Toronto in vari casi non arrestò il sindaco mentre era alla guida ubriaco. Sabato Harper ha partecipato a un comizio organizzato dallo stesso Ford, in un gesto definito “disperato” dalla stessa stampa conservatrice e che si aggiunge a una serie di mosse infelici. Fra queste la decisione di trasformare un una questione elettorale l’uso del velo islamico, anche al costo di spaccare il Paese, o quella di sostenere l’ipotesi che una vittoria dei liberali equivarrebbe alla riapertura dei bordelli. Anche lo stesso ex avvocato di Harper, Benjamin Perrin, ha attaccato il premier, affermando che “l’attuale governo ha perso la sua autorità per guidare il Paese”.

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