Roma, 7 nov. (LaPresse/Reuters) – Nelle registrazioni delle scatole nere recuperate dai resti dell’aereo russo caduto in Egitto si sente una esplosione. Lo ha dichiarato un investigatore che ha avuto accesso ai dispositivi, secondo quanto riferito dall’emittente televisiva francese France 2. Intercettazioni sostengono la teoria che una bomba abbia causato lo schianto dell’aereo. Lo hanno dichiarato fonti ufficiali statunitensi, sottolineando però che mancano prove del fatto che l’aereo passeggeri sia stato abbattuto, quindi un possibile guasto tecnico non è escluso.
Un aereo inglese era stato sfiorato due mesi fa, il 23 agosto, da un missile russo mentre atterrava a Sharm El Sheik: solo l’abilità del pilota del volo Thompson, partito dall’aeroporto di Londra Stansted, che si rese conto della situazione e attuò subito una manovra per spostarsi, evitò la collisione. Lo riferisce il Daily Mail, quotidiano britannico.
Secondo un altro quotidiano d’Oltremanica, il Sun, in conversazioni intercettate dai servizi segreti Usa gli estremisti britannici hanno discusso online del piano da mettere a punto. La rete televisiva statunitense Nbc ha invece riferito che funzionari statunitensi avevano sentito leader del gruppo terroristico dello Stato Islamico vantarsi dell’abbattimento di un aereo russo sull’Egitto.
Intanto è atterrato ieri a Londra-Gatwick il primo dei voli che riportano nel Regno Unito i turisti britannici rimasti bloccati a Sharm el Sheik, in Egitto, dopo che un aereo russo sabato si è schiantato nel Sinai. Intanto, sono contraddittorie le informazioni sugli altri voli attesi. Il primo aereo, della compagnia easyJet, è atterrato alle 16.25 locali, mentre un altro è in viaggio sulla stessa rotta. Altri sette voli diretti nel Regno Unito, secondo quanto comunicato dal vettore lowcost, non partiranno invece sino a domani. – “Nonostante gli sforzi che easyJet sta portando avanti con le autorità britanniche, italiane ed egiziane, il piano di recupero dei passeggeri italiani previsto per questa sera non è più attuabile, contrariamente a quanto precedentemente annunciato, e il volo da Sharm el Sheik a Milano Malpensa non sarà più operato”. Lo fa sapere la compagnia britannica in una nota. “Tutti i clienti riceveranno assistenza in loco, ospitalità in hotel e continueremo a tenerli informati”, si conclude.
STOP AI VOLI RUSSI. Il presidente russo Vladimir Putin ha accettato di sospendere i voli russi in Egitto. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax, citando il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. La decisione di Putin segue lo schianto di un aereo russo nel Sinai lo scorso fine settimana, in cui sono morte 224 persone. Si tratta del primo segnale che Mosca attribuisce credibilità alla teoria che militanti islamici abbiano in qualche modo piazzato una bomba sul velivolo. Poco prima Alexander Bortnikov, capo del servizio di sicurezza russo Fsb, aveva raccomandato che la Russia sospendesse tutti i voli passeggeri sino a quando la causa dell’incidente non fosse stata chiarita.
La decisione della Russia di sospendere i voli per l’Egitto non significa che lo schianto dell’aaereo passeggeri russo nel Sinai sia stata causata da un attacco terroristico, ha sottolineato Peskov.
“Putin ha incaricato il governo di lavorare a un meccanismo che attui le raccomandazioni dalle Commissione nazionale antiterrorismo e assicuri il ritorno dei cittadini russi in patria”, ha affermato Bortnikov. Putin, ha aggiunto Peskov, ha anche ordinato che l’esecutivo apra colloqui con le autorità egiziane, per garantire la sicurezza dei voli. Intanto gli investigatori britannici che indagano sullo schianto aereo nel Sinai ritengono che l’Airbus A321 sia esploso a causa di una bomba piazzata nella stiva del velivolo prima del decollo. Lo riporta la Bbc.
I SOSPETTI GB. Gli inquirenti, prosegue la Bbc, sospettano che qualcuno che aveva accesso alla stiva dell’aereo abbia piazzato l’ordigno esplosivo sopra o all’interno del bagaglio appena prima del decollo. I funzionari britannici, comunque, non hanno ancora escluso la possibilità di un guasto tecnico che abbia fatto precipitare l’aere, anche se questa ipotesi appare sempre più improbabile. Il governo ha ricevuto mercoledì scorso nuove informazioni di intelligence e il Centro per le analisi dell’antiterrorismo valuta da giorni le possibili cause del disastro aereo.
USA RICHIEDE MAGGIORE SICUREZZA. L’emittente statunitese Abc News, citando funzionari del governo e dell’aviazione, ha riferito che il Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America potrebbe oggi chiedere una maggiore sicurezza ad alcuni aeroporti esteri che hanno voli diretti verso gli Stati Uniti. Ieri, il primo ministro britannico David Cameron ha detto che è sempre più probabile che sia stata una bomba ad abbattere l’aereo russo in Egitto. La stessa possibilità viene presa molto sul serio da Washington e dal presidente Usa Barack Obama.
LA CAUTELA DI MOSCA. Mosca, che ha lanciato attacchi aerei in Siria più di un mese fa, contro tra gli altri i combattenti dello Stato islamico, ritiene, invece, che sia prematuro sostenere che il volo, in cui hanno perso la vita 224 persone, sia stato abbattuto da una bomba. Ieri, Gran Bretagna, Irlanda, Germania e Paesi Bassi hanno sospeso i voli da e per Sharm el Sheikh, lasciando migliaia di turisti europei bloccati nella località del Mar Rosso, dove l’Airbus A321 russo era decollato.
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