Bucarest (Romania), 7 nov. (LaPresse/EFE) – Altri sei feriti dell’incendio avvenuto una settimana fa in una discoteca di Bucarest sono morti, facendo salire il bilancio delle vittime a 38, e tra loro c’è l’italiana Tullia Ciotola. La studentessa napoletana si trovava in Romania per studiare con il progetto universitario Erasmus ed era rimasta gravemente ferita. Lo ha annunciato il vice ministro dell’Interno, Raed Arafat, e poi la notizia è stata confermata dalla Farnesina.

Ciotola e un cittadino romeno sono morti durante il trasferimento in un ospedale della città olandese di Rotterdam, tentato nella speranza di salvare loro la vita. Altre quattro persone che erano rimaste ferite nelle fiamme sono invece morte negli ospedali di Bucarest. Circa cento persone restano in ospedale, di cui 48 in condizioni critiche, ha detto Arafat, quindi si teme che il bilancio delle vittime salga ancora.

L’incendio del 30 ottobre nel Club Colectiv è avvenuto durante un concerto, ma nella struttura mancavano uscite di emergenza e materiale infiammabile era stato usato per insonorizzare gli ambienti. I tre proprietari, accusati di omicidio colposo, sono stati arrestati martedì scorso. La tragedia ha scatenato l’ira della popolazione, scesa in strada contro la classe politica corrotta e contro i responsabili dell’incidente.

Il premier Victor Ponta si è dimesso mercoledì. Ma non è bastato ai romeni e stanotte altre 15 mila persone sono scese di nuovo in strada nella capitale e in altre città per chiedere le dimissioni in blocco del Parlamento e un cambiamento della classe politica.

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