Ankara (Turchia), 28 nov. (LaPresse) – Il noto avvocato turco Tahir Elci, a processo per aver sostenuto che il Partito dei lavori del Kurdistan non sia un gruppo terroristico e capo dell’associazione avvocati di Diyarbakir, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel sudest del Paese. Lo hanno inizialmente fatto sapere fonti del partito di opposizione filocurdo Hdp, poi lo stesso presidente Recep Tayyp Erdogan lo ha confermato.
Le forze di sicurezza hanno imputato l’omicidio al Partito dei lavoratori del Kurdistan, citando testimoni. Ed Erdogan ha dichiarato: – “Questo incidente mostra quanto la Turchia abbia ragione nella sua determinazione a combattere contro il terrorismo”, riferendosi al Pkk. Il governo di Diyarbakir, intanto, ha dichiarato il coprifuoco nell’area.
Prendeva parte a una conferenza stampa sui danni fatti dal Pkk alla moschea Dort Ayakli Minare mosque, hanno spiegato fonti della sicurezza. Nello scontro a fuoco è morto anche un poliziotto, alcuni giornalisti sono rimasti feriti.
Elci era in attesa del verdetto per i commenti sul Pkk rilasciati ai media. La procura turca lo scorso mese ha chiesto una condanna a sette anni e sei mesi di carcere per Elci, accusandolo di “propaganda per una organizzazione terroristica”, dopo che questi aveva dichiarato in Tv che “il Pkk non è una organizzazione terroristica”.