Bruxelles (Belgio), 15 dic. (LaPresse/EFE) – Amnesty International ha chiesto alla Commissione europea che la proposta che verrà presentata oggi per la creazione di un corpo di guardie frontaliere comunitario non sia un pretesto per ridurre i diritti dei migranti. “La protezione delle frontiere esterne dell’Ue non deve essere pregiudicare i diritti dei migranti, né la tutela dei diritti più ampi di immigrati e rifugiati”, ha affermato Amnesty in un comunicato. L’organizzazione sostiene di avere documentato numerose violazioni dei diritti umani dei migranti oltre i confini esterni dell’Ue, compiute dalle autorità dei vari Paesi.
“Nessun sistema di gestione delle frontiere, che sia nazionale o europeo, può porre delle barriere alla protezione internazionale. Garantire l’accesso all’asilo è un obbligo, non un’opzione”, ha sottolineato la direttrice dell’ufficio delle istituzioni europee di Amnesty, Iverna McGowan. “Esiste un vuoto di responsabilità grave riguardo alle violazioni dei diritti umani alle frontiere dell’Ue”, ha aggiunto McGowan.
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