Ankara (Turchia), 19 dic. (LaPresse/EFE) – Ci sono anche 10 bambini fra le 18 persone morte nella notte nel naufragio nell’Egeo di un’imbarcazione che provava a raggiungere dalla Turchia l’isola greca di Kalimnos. Lo riporta l’agenzia di stampa turca Dogan, aggiungendo che uno dei bimbi aveva 4 mesi ed è stato trovato nelle braccia della madre. Sei le donne morte. Le vittime provenivano da Siria, Iraq e Pakistan.

L’imbarcazione, lunga 14 metri, è affondata intorno a mezzanotte a 3,5 chilometri dalla costa, all’altezza della città turca di Bodrum. A dare l’allarme sono stati dei pescatori, che hanno sentito le grida dei migranti e hanno allertato la guardia costiera. Quattordici le persone salvate, che sono state portate in ospedale a Bodrum; secondo il quotidiano Today’s Zaman, 11 di loro sono in condizioni critiche.

Un cittadino siriano che è stato arrestato in quanto accusato di avere organizzato il viaggio dei migranti verso la Grecia ha dichiarato che gli erano stati pagati mille dollari per guidare l’imbarcazione e che lui stesso provava a raggiungere l’Europa. Si stima che ognuno degli occupanti della barca avesse pagato 3mila dollari per arrivare a Kalimnos.

Secondo i media turchi, anche altre 20 persone avevano programmato di imbarcarsi, ma hanno deciso di non farlo quando si sono accorti che non si trattava di uno yacht come era stato promesso ma di una vecchia imbarcazione di legno. La maggior parte delle 850mila persone di Medioriente e Africa che sono entrate in Europa nel 2015 fuggendo dalla guerra e dalla miseria l’hanno fatto attraverso la costa greca. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sono oltre 3mila le persone morte nella traversata.

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