Baghdad (Iraq), 27 dic. (LaPresse/Reuters) – Le forze dell’Iraq hanno “preso il controllo” della ex sede del governo provinciale a Ramadi, nell’ovest dell’Iraq, sottraendolo allo Stato islamico. Lo riferisce a Reuters un portavoce dell’esercito, Sabah al-Numani. Si trattava dell’ultimo bastione dell’Isis in città. “Controllare il complesso significa che (i jihadisti dell’Isis ndr.) sono stati sconfitti a Ramadi”, ha detto il portavoce, aggiungendo che “il prossimo passo è di occuparsi delle sacche che potrebbero esistere qui o in città”. “Il complesso è sotto il nostro completo controllo e non c’è alcuna presenza di combattenti di Daesh nel complesso”, ha affermato. Daesh è l’acronimo arabo per indicare lo Stato islamico.
Ramadi era caduta in mano ai jihadisti a maggio e l’esercito iracheno aveva lanciato martedì l’offensiva per riprenderla. La riconquista di Ramadi, se confermata, sarebbe una delle vittorie più significative delle forze armate irachene da quando nel 2014 l’Isis ha preso quasi un terzo del Paese. Venerdì il premier iracheno, Haider al-Abadi, aveva promesso che alla riconquista di Ramadi sarebbe seguita quella di Mossul.
Stamattina i soldati si trovano a circa 300 metri dalla sede del governo provinciale, che era proprio l’obiettivo dell’offensiva. “Ci aspettiamo di raggiungere il compound nelle prossime 24 ore”, aveva detto a Reuters il portavoce, spiegando che “in tutte le strade ci sono case disseminate di trappole esplosive e bombe, che vanno disattivate” e che “la sorveglianza dall’alto tramite aviazione sta aiutando a rilevare la presenza di autobombe e kamikaze prima che raggiungano i militari”. In questa operazione, le forze del governo iracheno sono appoggiate dal sostegno aereo della coalizione internazionale anti Isis guidata dallo Stato islamico. Il governo ha scelto invece di tenere lontane dal campo di battaglia di Ramadi le milizie sciite sostenute dall’Iran, che in passato hanno giocato un ruolo centrale in altre offensive contro lo Stato islamico, per evitare tensioni settarie.
Ramadi è il capoluogo della provincia di Anbar, a maggioranza sunnita, nella fertile valle del fiume Eufrate, a solo due ore di strada in macchina a ovest di Baghdad. La sua conquista è stata per l’Isis la principale vittoria nel 2015: a maggio le forze del governo abbandonarono la città, e si trattò per Baghdad del colpo peggiore dalla caduta di Saddam Hussein nel 2003. Se l’offensiva su Ramadi avrà successo, si tratterà della seconda grande città a essere ripresa dal governo iracheno dopo Tikrit, riconquistata ad aprile.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata