New York (New York, Usa), 5 gen. (LaPresse/EFE) – Nel suo spot elettorale, presentato ieri, il candidato repubblicano per la presidenza Usa, Donald Trump, ha incluso le immagini della recinzione di Melilla e non quelle del confine con il Messico usate per denunciare l’ingresso di migranti sudamericani nel Paese. Lo ha segnalato il Washington Post. Nei trenta secondi del video, appare l’immagine di un massiccio flusso di migranti, indicati da Trump come clandestini al confine con il Messico per introdurre la sua proposta di costruire un grande muro alla frontiera per evitare queste situazioni. Tuttavia, segnala il Post, le immagini non sono quelle del confine sud degli Stati Uniti ma una registrazione del 2014 del confine di Melilla, tra Spagna e Marocco.

Il responsabile della campagna elettorale di Trump, Cory Lewandowski, ha dovuto ammerttere in un’intervsta alla Nbc che in effetti non si tratta del confine messicano e si è giustificato spiegando che lo scopo era quello di mostrare “ciò che potrebbe accadere negli Stati Uniti se non venisse costruito un muro”. Nel suo spot, che andrà in onda oggi in Iowa e New Hempshire, Trump annuncia i punti chiave della sua campagna: porre fine al terrorismo islamico e all’immigrazione clandestina. Il filmato si apre con le immagini del presidente Barack Obama e della candidata democratica alla presidenza Hillary Clinton, seguiti dai due autori della strage di San Bernardino (in California) dello scorso novembre, con la voce di Trump che torna a ribadire la sua proposta di impedire temporaneamente l’accesso a tutti i musulmani negli Stati Uniti.

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