L'esplosione è avvenuta nella centralissima zona di Sultanahmet
Torna la paura in Turchia. Dopo Ankara ora tocca a Istanbul, colpita nel suo cuore turistico, nel quartiere di Sultanahmet. Al momento risulterebbero dieci turisti tedeschi uccisi, una decina i feriti colpiti da un kamikaze che si è fatto esplodere vicino alla principale meta dei viaggiatori: la Moschea Blu. "Un attacco a tutta la Turchia", lo ha definito il primo ministro Ahmet Davutoglu confermando che l'attentatore era un militante dello Stato islamico. Al momento però nessun gruppo ha rivendicato l'attentato mentre è ancora sconosciuta la provenienza del kamikaze: Nabil Fadli, secondo quanto riporta l'agenzia Dogan, sarebbe nato in Arabia Saudita ma sarebbe entrato in Turchia dalla Siria. In precedenza, il vice premier Numan Kurtulmus aveva annunciato che l'attentatore era un uomo di origine siriana, nato nel 1988. L'uomo non figurava nella lista turca di sospetti militanti sotto osservazione. Immediata la reazione del presidente turco, Recep Tayyp Erdogan: "La Turchia continuerà a lottare sino a quando le organizzazioni terroristiche non saranno totalmente annientate", ha annunciato, mettendo da parte per un giorno il decennale scontro con i curdi. "In Turchia il problema oggi è il terrorismo, non è la questione curda. Dobbiamo dirlo al mondo", ha infatti dichiarato. Dal canto suo, Berlino ha consigliato ai turisti tedeschi in Turchia di evitare "provvisoriamente" i luoghi pubblici e le "attrazioni" a Istanbul.
LE VITTIME – Sono tutte straniere le vittime dell'attentato. I turisti tedeschi uccisi sarebbero dieci, ha spiegato il ministero degli Esteri. In conferenza stampa, il portavoce del ministero Sawsan Chebli ha detto che sette tedeschi restano in ospedale, cinque dei quali in terapia intensiva. Le vittime facevano parte di un gruppo di 33 turisti tedeschi, vicino a cui l'attentatore suicida ha fatto detonare l'esplosivo che portava con sè. "Non ci lasceremo intimidire dal terrorismo", ha affermato il capo della diplomazia tedesca, assicurando che il Paese "affronterà con determinazione questa piaga". Steinmeier ha invitato a indagare a fondo sull'attentato e ha avvertito del rischio di una nuova escalation di violenza nella regione. Già nella mattinata di ieri il premier turco Ahmet Davutoglu aveva espresso le proprie condoglianze alla cancelliera tedesca Angela Merkel, che in serata ha convocato un consiglio straordinario dei ministri per informare il gabinetto sull'attacco di oggi. "I terroristi sono i nemici di tutti gli uomini liberi, di tutta l'umanità, sia in Siria, in Turchia, in Francia o in Germania, ma questa libertà vincerà, così come avrà la meglio la nostra decisione di combattere quei terroristi a fianco degli alleati internazionali", ha annunciato la cancelliera durante una conferenza stampa a Berlino. In serata la conferma che tra le vittime c'è anche un cittadino peruviano.
IL CORDOGLIO – Unanime è arrivato il cordoglio della comunità internazionale dopo l'attentato di oggi. Dall'Iran alla Russia, dagli Stati Uniti all'Unione Europea, le potenze mondiali si sono unite alla Turchia, ribadendo la volontà di una lotta strenua e unitaria contro il terrorismo in generale e contro lo Stato Islamico in particolare. Se per gli Stati Uniti e il segretario generale dell'Onu, Ban ki-Moon si tratta di "un atto spregevole", per Mosca è un "crimine cinico e ingiustificabile" che dimostra la necessità per i Paesi di unire le forze urgentemente per combattere il terrorismo. Condanne sono arrivate poi dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dal presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, dal premier italiano Matteo Renzi e dal presidente francese François Hollande. "Questo ulteriore gesto di cieca e insensata violenza non ci farà arretrare di fronte ai nemici della democrazia e della pacifica convivenza. In questo momento di profondo dolore l'Italia è al fianco della Turchia nella lotta senza sosta contro il terrorismo", ha tuonato il presidente della Repubblica italiano, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente Erdogan.
TURCHIA UN OBIETTIVO – L'attacco ha segnato un ennesimo impatto nel turismo turco: centinaia le prenotazioni annullate negli attimi che hanno seguito l'attentato secondo quanto ha sapere il presidente dell'Associazione Turistica di Sultanahmet, Yavuz Yasar. "Ci sono 7mila alberghi in questa zona. I turisti ora vogliono andarsene, sono alla ricerca di biglietti per tornare nei loro paesi). Con questa esplosione, il 2016 è finito per noi", ha lamentato l'imprenditore. Sultanahmet, con la Moschea Blu e la Basilica di Santa Sofia, il Palazzo Topkapi e la cisterna bizantina è il luogo con la più alta affluenza di turisti a Istanbul, una città che accoglie ogni anno quasi 10 milioni di visitatori. È la prima volta che lo Stato islamico colpisce gli interessi economici turchi, dove il turismo è sicuramente quello fondante: i tre attentati del 2015 (ad Ankara, a Suruc e a Diyarbakir) hanno colpito manifestazioni indette dalla sinistra pro-curda del Paese per protestare contro le posizioni del governo Erdogan.
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