Battibecco a distanza del candidato Gop con la giornalista Megyn Kelly per commenti sessisti

Mentre il presidente Barack Obama ribadisce la sua neutralità in campo democratico, arriva un altro colpo di scena firmato Donald Trump, stavolta contro un canale televisivo normalmente favorevole ai repubblicani. Il miliardario che vuole diventare presidente è tornato a battibeccare a distanza con la giornalista di Fox Megyn Kelly, già bollata con commenti sessisti dopo il primo dibattito repubblicano, lo scorso agosto, per aver osato fare una domanda sui commenti riguardo le donne di Trump, spesso sprezzanti. Il miliardario aveva detto, via Twitter, che Kelly faceva uscir sangue "dagli occhi e non solo", alludendo al ciclo mestruale e guadagnandosi un mare di polemiche. Nei mesi successivi, Trump aveva etichettato la conduttrice come una giornalista "di terza categoria". Ora, davanti all'invito di Fox di partecipare al dibattito con gli altri candidati repubblicani domani sera, Trump ha messo in chiaro l'aut aut: o me o lei.

 

"Vediamo quanti soldi farà Fox in un dibattito senza di me", ha detto Trump in una conferenza stampa in Iowa, dove lunedì prossimo inizierà la stagione delle primarie. Il suo team dà quasi per scontata la non partecipazione, anche se con Trump i colpi di scena sono all'ordine del giorno. Il canale televisivo, in mano a Rupert Murdoch, reagisce con stizza, definendo "quasi senza precedenti" la decisione del miliardario. E la giornalista al centro dell'affare, Megyn Kelly, ha commentato: "Ciò che è interessante qui è che Trump non è abituato a non controllare le cose, come il responsabile di grandi organizzazioni, ma la verità è che lui non ha il controllo dei media".

 

Sul fronte democratico, invece, si registra una sorta di chiarimento da parte del presidente Barack Obama, che nei giorni scorsi aveva speso parole positive per la candidata Hillary Clinton, che aveva lavorato come ministro degli Esteri nel suo primo mandato, mentre aveva detto che l'avversario Bernie Sanders avrebbe "il lusso di dover correre parecchio". Il senatore del Vermont è stato ricevuto oggi nello studio ovale, cosa che accade raramente per singoli parlamentari. Dopo un'ora di colloquio con il presidente, Sanders ha parlato di un incontro "costruttivo" con il presidente, che starebbe tentando di essere il più "equilibrato" possibile. Il presidente preferisce Clinton? "Non credo per nulla", ha risposto Sanders uscendo in auto dalla Casa Bianca. Fatto sta che, grazie anche al suo passato, l'ex first lady può passare spesso dal presidente: lo ha fatto a marzo dell'anno scorso, per una chiacchierata di un'ora, e ha replicato lo scorso 7 dicembre per un pranzo informale. Il senatore del Vermont, d'altra parte, sta bloccando una nomina presidenziale della Food and drug administration, considerata troppo vicina all'industria farmaceutica. E finché Sanders non cambierà idea, il cardiologo Robert Califf non potrà arriverare là dove l'ha nominato Obama.

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