Usa 2016, faccia a faccia Clinton-Sanders in New Hampshire

Clinton ha messo in dubbio che le proposte ambiziose di Sanders siano plausibili

 Nel primo faccia a faccia tra i candidati alla nomination democratica in vista delle presidenziali degli Stati Uniti, Hillary Clinton e Bernie Sanders si sono scontrati su temi diversi. Il dibattito tv in New Hampshire si è tenuto pochi giorni prima delle primarie nello Stato, in programma martedì 9 febbraio. Clinton ha messo in dubbio che le proposte ambiziose di Sanders siano plausibili, mentre quest'ultimo ha ipotizzato che lei possa essere troppo influenzata dagli autori delle donazioni che la sostengono. Il dibattito è stato il più acceso sinora, riflesso di una corsa che ha visto il previsto vantaggio di Clinton scontrarsi con i risultati delle primarie.

Cinque giorni prima delle primarie in New Hampshire, secondo Stato a ospitarle, i sondaggi d'opinione mostrano l'ex senatore del Vermont in deciso vantaggio rispetto alla ex segretaria di Stato, dopo che in Iowa i due sono arrivati a sorpresa con uno strettissimo testa a testa. L'aggressività di Clinton nell'ultimo dibattito televisivo, che sembra aver riacquistato dopo la scoperta dell'arretramento nel suo vantaggio, ha ricordato la corsa del 2008 contro l'attuale presidente Barack Obama. Il faccia a faccia è stato il primo da quando l'ex governatore del Maryland, Martin O'Malley, si è ritirato a seguito delle primarie in Iowa.

 

Sanders ha accusato Clinton di subire eccessiva influenza da parte dei donatori di Wall Street, sostenendo che lei rappresenti l'establishment, mentre lui sarebbe portavoce "dei normali americani lavoratori". Ha ottenuto una secca risposta: "Ne ho abbastanza, se hai qualcosa da dire, dillo direttamente. Ma non troverai un caso in cui io abbia cambiato punto di vista o voto a causa di una qualsiasi donazione che io abbia ricevuto". Ha proseguito: "Quindi penso sia ora di mettere fine all'astuta calunnia che lei e la sua campagna state portando avanti". Ha anche ironizzato sul fatto che sia "abbastanza divertente" che "una donna, che corre per essere la prima donna alla Casa Bianca, venga accusata di rappresentare l'establishment".

Clinton ha anche sostenuto che la proposta di Sanders per college gratuiti sia irrealistica e criticato le sue previste modifiche all'Obamacare, aggiungendo: "Io non faccio promesse che non posso mantenere". Sanders ha risposto dicendo di non voler smantellare la riforma sanitaria promossa da Obama, ma espanderla, sottolineando che molti altri Paesi forniscono copertura unitaria per tutti. "Non accetto l'idea che gli Stati Uniti non possano farlo", ma "credo che dovremmo avere assistenza sanitaria per tutti". E a proposito delle rette universitarie, ha detto che sarebbero pagate con una tassa sulle speculazioni a Wall Street: "La classe media ha salvato Wall Street quando essa ne aveva bisogno. Ora è tempo che Wall Street aiuti la classe media".

 

I due democratici si sono poi scontrati su chi sia il più progressista. Sanders ha promesso una "rivoluzione  politica", ma Clinton ha messo in dubbio la sua capacità di portare le sue proposte oltre il Congresso a guida repubblicana. "Un progressista è qualcuno che fa progressi", ha detto. Ha poi citato alcuni esempi per confutare le affermazioni dello sfidante, ricordando il suo voto del 2005 in cui si espresse a favore della protezione dei produttori di armi.

Sanders ha poi ripetuto la sua precedente promessa di non criticare Clinton per la questione dell'account email privato usato per comunicazioni di lavoro, quando era segretaria di Stato. "Non politicizzerò la cosa", ha detto. Ma l'ha criticata per il suo voto in Senato a favore della missione Usa in Iraq, che lei ha poi definito un errore. Sottolineando che lui votò contro la guerra, che ha detto abbia portato alla crescita dello Stato islamico. Clinton ha risposto: "Un voto nel 2002 non è un piano per sconfiggere l'Isis, dobbiamo guardare alle minacce di oggi". Intanto, in aggiunta ai già precedentemente programmati dibattiti in Wisconsin e Florida, i candidati ne hanno aggiunto uno a marzo a Flint, in Michigan, per portare attenzione sulla crisi dell'acqua contaminata in vista delle primarie nello Stato. Parteciperanno poi a dibattiti anche ad aprile e maggio.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse