L'Ungheria ha deciso invece di chiudere tre valichi ferroviari con la Croazia

Sempre più critica la questione migranti al centro di questi due giorni di vertice europeo. Al via oggi il tetto sull'ingresso dei migranti in Austria, come annunciato a Bruxelles dalla ministra degli Interni, Johanna Mikl-Leitner. "Sono molto felice per la nostra decisione – ha dichiarato la ministra – da oggi prende il via la nostra misura".

Il cancelliere austriaco Werner Faymann, malgrado le critiche poste dall'Unione Europea che ha definito la mossa "illegale", stanotte ha assicurato che il suo Paese sarebbe andato avanti nell'applicazione delle misure annunciate. Il tetto prevede un limito massimo di ingresso di richiedenti al giorno di 3.200 al giorno.

Se l'Austria si muove sulle quote agli ingressi, l'Ungheria ha deciso invece di chiudere tre valichi ferroviari con la Croazia per 30 giorni a partire da domenica. L'ordine, arrivato dal ministro dell'Interno dell'Ungheria, Sandor Pinter, è contenuto in un decreto pubblicato ieri sulla gazzetta ufficiale ungherese. 

Si tratta dei tre valichi di Murakeresztur-Kotoriba, Gyekenyes-Koprivnica e Magyarboly-Beli Manastir, attraverso i quali sono entrati nel 2015 i migranti che volevano arrivare in Germania.

Intanto, dopo la dura posizione presa da Renzi sullo stop ai fondi per chi non accoglie i profughi, la Grecia ha minacciato di non firmare le conclusioni finale del vertice Ue sui migranti e sulla Brexit a meno che non vi siano rassicurazioni da parte degli Stati Ue di non chiudere le frontiere per la crisi dei migranti. Lo hanno annunciato alcuni i funzionari del governo greco. "Non possiamo siglare l'accordo a meno che non vi sia una chiara affermazione nelle conclusioni che non ci sarà alcuna azione unilaterale da parte degli Stati per quanto riguarda i migranti fino al prossimo vertice. Non chiudere le frontiere fino a quel momento", ha fatto sapere uno dei funzionari.

Secondo fonti, il primo ministro greco Alexis Tsipras avrebbe ricevuto rassicurazioni da parte di Germania e Francia che avrebbero sostenuto la posizione di Atene sui migranti. Altri Paesi hanno però mostrato posizioni contrarie.

"Non ha senso che la Grecia, che ha fatto ogni sforzo per gestire la questione dei migranti, debba portare tutto il peso con il rischio di essere isolata", ha aggiunto un funzionario.

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