Il Parlamento di Tobruk, a causa della mancanza di accordo, ha deciso oggi di rimandare nuovamente – di cinque giorni – la data in cui dovrà riunirsi per approvare o bocciare il nuovo governo di unità nazionale. Lo ha annunciato a Efe un deputato, che preferisce essere coperto dall'anonimato. La riunione era inizialmente prevista per oggi. "La sessione è stata rimandata a domenica per mancanza di numero legale, ma anche perché esistono differenze in seno al Parlamento fra sostenitori e oppositori di questo governo" di unità proposto, ha spiegato la fonte. Un altro deputato assicura, dal canto suo, che lo slittamento è legato alla situazione nella città di Bengasi, la seconda più importante della Libia dopo Tripoli, teatro dallo scorso fine settimana di intensi combattimenti tra le forze leali a Tripoli e l'esercito fedele a Tobruk. La città portuale, capitale dei ribelli durante la rivolta del 2011 contro la dittatura di Muammar Gheddafi, è sotto l'assedio del generale Khalifa Haftar, capo dell'esercito leale a Tobruk, da maggio 2014. L'offensiva ha costretto centinaia di migliaia di persone a lasciare le proprie case, spostandosi in altre zone della Libia, e ha permesso ai jihadisti di approfittare della divisione per prendere il controllo di diversi quartieri di Bengasi prima controllati dalle forze di Tripoli. Haftar è una figura controversa: nel 1969 parecipò al colpo di Stato che portò al potere Gheddafi e alcuni anni dopo si trasformò in uno dei principali oppositori del raìs in esilio. La scorsa settimana ha intrapreso una nuova offensiva per provare a riprendere il controllo di uno dei porti, sottraendolo alle forze di Tripoli. Da allora nei combattimenti ha perso circa 40 soldati, mentre i gruppi islamisti affini a Tripoli hanno ammesso 10 morti tra le loro fila. "I parlamentari sperano nella vittoria di Haftar, che ultimamente ha compiuto cambiamenti tattici e ha ottenuto l'appoggio logistico da parte di diverse parti, fra cui una forza francese composta da 180 soldati", ha detto il deputato del Parlamento di Tobruk.
Secondo il parlamentare, la presunta avanzata di Haftar obbligherà anche i jihadisti della branca libica dello Stato islamico a ritirarsi da Bengasi, soprattutto dal sobborgo di al-Laithi che controllano. "I sostenitori di Haftar stanno facendo pressione sul Congresso dei deputati (cioè il Parlamento di Tobruk) perché si cambi la nuova formazione del governo di unità nazionale, approfittando dell'avanzamento militare nella zona", ha spiegato. Il nuovo governo di unità nazionale è stato presentato sabato scorso dal presidente del Consiglio presidenziale libico designato dalle Nazioni unite, Mohamad Fayez al-Serraj, 10 giorni dopo che la prima proposta era stata bocciata. Allora inoltre Fakhr Bufernah e Muhamad Younis – designati come ministri delle Finanze e delle Questioni per martiri, feriti e scomparsi – avevano rinunciato alla proposta di al-Serraj di far parte dell'esecutivo a causa della presenza di due membri dell'antico regime che si sono rifiutati di condannare la dittatura di Gheddafi. Anche in questo caso esistono differenze sulla designazione della guida di un ministero, quello della Difesa, che una parte dei deputati di Tobruk vorrebbe venisse affidato a Haftar, decisione però contro cui si schiera il governo di Tripoli. Il Parlamento di Tobruk ha avvertito al-Serraj che non ammetterà ulteriori fallimenti e che se non riuscirà a formare un governo di unità adesso considererà annullato l'accordo di pace raggiunto con la mediazione dell'Onu.