Prosegue lo scontro con Vienna. Atene blocca anche i trasferimenti di profughi dalle isole al Pireo

Continua lo scontro Grecia-Austria sul fronte migranti. Atene – come riferisce un funzionario del ministero greco degli Esteri – ha respinto una richiesta della ministra dell'Interno dell'Austria Johanna Mikl-Leitner di visitare la Grecia la prossima settimana. La notizia giunge proprio nel mezzo della disputa fra i due Paesi Ue per la decisione di Vienna di restringere il flusso di migranti e dopo che ieri la Grecia ha richiamato la sua ambasciatrice in Austria.

"È chiaro che i problemi importanti dell'Unione europea non si possono risolvere con modi di pensare e mentalità del XIX secolo. Né decisioni dei leader degli Stati possono sostituire le direttive di capi della polizia", aveva scritto ieri in un comunicato il ministero degli Esteri ellenico, alludendo alla decisione presa alcuni giorni fa da diversi Paesi della rotta balcanica di bloccare il passaggio di tutti i rifugiati che non abbiano documenti in regola e di chiudere le frontiere agli afghani.

Otre allo stop alla visita della ministra austriaca, Atene ha chiesto alle compagnie di traghetti passeggeri e alle agenzie di viaggi di interrompere temporaneamente il servizio di trasferimento di migranti e rifugiati dalle isole sulle quali arrivano dalla Turchia alla penisola greca e ha annunciato che le navi noleggiate dal governo per questo tipo di trasferimenti resteranno ferme per qualche giorno. 

Ad annunciarlo è stato il ministro greco dei Trasporti, Thodoris Dritsas, parlando a Skai tv: "Abbiamo adottato alcune misure a causa delle chiusure dei confini, compreso l'aumento degli alloggi di accoglienza temporanea e il rallentamento del trasporto di migranti dalle isole al porto del Pireo", ha detto il ministro.

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