A riportarlo è la Cnn. Le informazioni sui siti sono state rivelate da un dirigente Isis catturato da un commando Usa
Aerei da guerra statunitensi hanno iniziato a colpire i siti di armi chimiche dello Stato islamico vicino a Mossul in Iraq, in una prima serie di raid volti a diminuire la capacità del gruppo militante di utilizzare il gas-mostarda. Lo riporta la Cnn spiegando che non è ancora chiaro se gli attacchi, condotti negli ultimi giorni, abbiano avuto effetto. Secondo il New York Times, uno specialista di armi chimiche, dirigente dello Stato Islamico catturato da un commando Usa in Iraq, sta fornendo informazioni, sotto interrogatorio, su come il gruppo jihadista fosse in possesso di gas-mostarda in polvere e lo avesse caricato in proiettili d'artiglieria. Il giornale, citando fonti della Difesa, aggiunge che il gas non era concentrato abbastanza per uccidere qualcuno, ma per menomare le persone.
Intanto sul presunto utilizzo di armi chimiche arrivano alcune conferme da parte di funzionari curdi a Taza. Secondo quanto riferito, oltre 40 persone hanno riportato sintomi di soffocamento e irritazioni alla pelle nel nord dell'Iraq dopo che colpi di mortaio e razzi Katyusha riempiti di "sostanze velenose" hanno colpito martedì sera il loro villaggio, quello di Taza, dopo essere stati lanciati da postazioni dello Stato islamico.
Taza è un villaggio a maggioranza sciita turcomanna che si trova 20 chilometri a sud di Kirkuk, regione sotto il controllo curdo. "C'erano sostanze velenose. Non sappiamo cosa", ha detto il governatore provinciale di Kirkuk, Najmuddin Kareem.
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