Da Salah Abdeslam, arrestato oggi, a Mostefaï, primo kamikaze identificato: chi sono i protagonisti della strage
Kamikaze, complici, attentatori: la strage parigina del 13 novembre scorso è fatta anche di nomi, tanti nomi, di tutti coloro che hanno agito in prima linea o dietro le quinte per portare a compimento il piano del terrore. Molte le figure emerse in questi mesi di indagini, dai kamikaze – morti la sera stessa degli attentati – all'ormai ex ricercato Salah Abdeslam, dai fiancheggiatori a quanti hanno offerto armi e rifugio ai terroristi. Ecco i loro profili.
Salah Abdeslam. Nato a Bruxelles il 15 settembre del 1989, 26 anni, cittadino francese è stato arrestato oggi in Belgio: era il ricercato numero uno dopo gli attacchi del 13 novembre. Poche ore dopo gli attentati fu fermato al confine tra Francia e Belgio a bordo di una Golf insieme ad altri due uomini, ma il mandato d'arresto non era ancora stato diffuso e quindi non fu bloccato.
Ismaël Omar Mostefaï – E' stato il primo kamikaze identificato. Ventinove anni, nato a Courcouronnes, era un giovane padre di famiglia che viveva a Chartres. Segnalato dal 2010 dai servizi francesi per il suo islamismo radicale, sarebbe stato in Siria nell'autunno del 2103 e nella primavera del 2014. Faceva parte del commando del Bataclan.
Samy Amimour. Nato il 15 ottobre 1987 a Parigi, era originario di Drancy. Era conosciuto dall'antiterrorismo per essere stato incriminato nel 2012 per associazione a delinquere in relazione a un'organizzazione terroristica, e posto sotto controllo giudiziario. Nell'autunno del 2013, violò la libertà vigilata e fu emesso un mandato di arresto internazionale. Faceva parte del commando del Bataclan.
Bilal Hadfi. Francese, nato il 22 gennaio 1995, residente in Belgio. Aveva combattuto in Siria tra le fila dello Stato islamico. Faceva parte del gruppo di tre kamikaze che si sono fatti esplodere vicino allo Stade de France.
Ibrahim Abdeslam. Francese, nato nel 1984 a Bruxelles, si è fatto esplodere davanti al caffè Comptoir Voltaire. Era stato lui ad affittare in Belgio la Seat nera utilizzata dai kamikaze, poi ritrovata a Montreuil. Era il fratello di Salah Abdeslam, arrestato oggi.
Ahmad Al-Mohammad. Nato il 10 settembre 1990 in Siria, nella città di Idlib, era uno dei tre kamikaze che si sono fatti esplodere vicino allo stade de France. Dopo l'attacco era stato ritrovato il suo passaporto siriano. Le impronte digitali rilevate dagli investigatori francesi vicino allo stadio corrispondevano a quelle prese dalle autorità elleniche nel corso di un controllo in Grecia lo scorso ottobre. Aveva poi fatto domanda di asilo in Serbia e le sue tracce si erano perse in Croazia.
Abdelhamid Abaaoud. Considerato la mente degli attentati di Parigi viene ucciso nel blitz di Saint Denis, a nord della capitale, il 18 novembre. Ventotto anni, nato a Bruxelles e cresciuto nel quartiere di Molenbeek, era conosciuto anche come 'Abu Omar Sousie'. Era amico di infanzia dei fratelli Abdeslam, e in particolare di Salah.
Hasna Ait Boulahcen. Cugina di Abdelhamid Abaaoud, morta nel blitz a Saint Denis del 18 novembre. Il suo ruolo sarebbe stato prevalentemente logistico.
Chakib Akrouh. Nato il 27 agosto 1990 in Belgio, anche lui è morto nel blitz a Saint Denis del 18 novembre.
Mohammed Belkaid. Algerino, è stato ucciso martedì a Bruxelles durante una sparatoria con le forze di polizia in nel sobborgo di Forest. Con il falso nome di Samir Bouzid fornì appoggio logistico ai membri del commando jihadista in fuga dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre, e poi uccisi nel blitz a Saint Denis. Nel suo appartamento sono state trovate le impronte di Salah Abdeslam.
Soufyane Kayal. Arrestato oggi insieme a Salah Abdeslam. L'uomo era legato a Mohammed Belkaid, l'algerino ucciso dalle forze speciali belghe a Bruxelles nel corso della sparatoria di martedì.
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